Abbiamo scelto tra i quesiti che ci arrivano sul reddito di cittadinanza in caso di separazione e divorzio una storia che ci dà modo di approfondire alcuni aspetti importanti, anche nell’ottica degli effetti sul diritto al mantenimento dell’ex coniuge e dei figli minorenni. Abbiamo omesso o cambiato alcuni dati per rispetto della privacy ma riportiamo il quadro emblematico:
“Sono una mamma di una figlia adolescente minorenne. Ho 52 anni e sono separata da oltre 7 anni. Il mio ex marito avrebbe dovuto darmi un mantenimento di €800, ma non lo ha mai fatto, nel senso che mi ha dato sempre meno. Fino a febbraio 2019 mi versava €500, poi a marzo €200 e da aprile ha deciso di non versarmi più niente, mettendomi in serie difficoltà economiche, avendo un fitto di €350 da pagare ed una figlia adolescente da mantenere. Purtroppo lavoro non si riesce a trovare e anche lui attualmente risulta disoccupato, quindi, a detta del mio avvocato, c’è poco che io possa fare. Mia figlia ha avuto un crollo psicologico, a causa di un padre assente e che le fa pesare la condizione economica. Io non avendo possibilità economiche, mi sono rivolta ad un consultorio, dove una brava psicologa sta cercando con tutta la sua competenza di aiutare mia figlia. Ad oggi la situazione è che non posso pagare il fitto di aprile, perché non posso più chiedere prestiti ai miei famigliari. Venendo al punto e scusandomi per lo sfogo, chiedo: dato che con la domanda per il reddito di cittadinanza ho presentato un ISEE di poco più di 2 mila euro quanto dovrebbe ammontare il reddito di cittadinanza per me? Inoltre, dato che il mio ISEE era stato calcolato tenendo conto del bonifico che mi faceva il mio ex marito di €500, adesso che non mi dà più niente, e che quindi la mia condizione economica si è abbassata, cosa devo fare? Infine, vorrei sapere se ci sarà per me un navigator che mi accompagni nella ricerca finalmente di un lavoro. 
In attesa di una cortese risposta, invio i miei più cordiali saluti“.

Reddito di cittadinanza: stretta su divorziati

Prima di tutto ci sembra questa una sede opportuna (anche se non riguarda nello specifico il caso della nostra lettrice visto che ci ha raccontato di essere separata da sette anni) per segnalare che, con la conversione in legge del decretone, è stata approvata la stretta su divorzi e separazioni recenti.

Il reddito di cittadinanza esonera gli ex mariti dal pagamento degli alimenti?

Ci siamo già occupati dei possibili effetti che il riconoscimento del reddito di cittadinanza potrà avere sul diritto agli assegni di mantenimento. Soprattutto per donne giovani infatti potrebbe essere decisamente più conveniente essere inserite nel piano lavoro e trovare un’occupazione. Su questo la parola spetterà ai giudici ma ci si aspettano ricorsi da parte degli ex mariti che pagano gli alimenti. Ovviamente ci riferiamo solo a quelli per l’ex mentre resta invariato il dovere di versare l’assegno per i figli minorenni e fiscalmente a carico.

Il reddito di cittadinanza è pignorabile?

Questo ci porta anche ad un’altra considerazione, relativa al caso specifico propostoci, in merito alla possibilità di recuperare gli arretrati sul mantenimento dei figli non corrisposto. Spetterà ai giudici stabilire se il reddito di cittadinanza sarà pignorabile, anche solo in parte. In caso di risposta affermativa se l’ex marito ne avrà diritto, questa potrebbe essere una via per il recupero delle somme arretrate non versate.

Conclusione

In conclusione, rispondendo al quesito con il quale abbiamo aperto l’articolo, riteniamo che la signora, alla luce dei dati forniti e a nostra disposizione, possa avere diritto al reddito di cittadinanza fino all’importo di 780 euro (di cui 280 euro per la quota affitto).
Sicuramente sarà anche inserita nel piano lavoro per la ricerca di un’occupazione. In questo caso verosimilmente il marito farà domanda per non corrispondere più gli alimenti alla ex moglie. Se si stabilirà che il reddito di cittadinanza è pignorabile in tutto o in parte potrà inoltre procedere al recupero degli arretrati sul mantenimento.
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Condomini morosi: si può pignorare parte del reddito di cittadinanza?

 

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“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.
Non si forniscono risposte in privato.”