Torniamo a parlare delle tempistiche relative al bonus 200 euro. Ammontano a 14 miliardi di euro le risorse che il Governo Draghi ha deciso di stanziare per il finanziamento di nuovi aiuti “anti crisi”. Si tratta di tutta una serie di misure destinate a famiglie e imprese, tra le categorie più colpite dall’aumento dei prezzi e la conseguente inflazione. Non solo strumenti in materia di investimenti. Agli interventi mirati ad assicurare liquidità ai contribuenti danneggiati dal conflitto e dal rincaro delle materie prime, si è aggiunto anche il cd.

bonus 200 euro.

A chi spetta il bonus approvato a maggio

Un contributo, una tantum, per contrastare il fenomeno del caro-prezzi in Italia. Con questo obiettivo è stato approvato il bonus 200 euro di maggio. Le categorie beneficiare, proprio perché più colpite dalla crisi, sono tutte le famiglie e i contribuenti con un reddito minore a 35 mila euro. A riceverlo, nello specifico, saranno:

  • lavoratori subordinati;
  • lavoratori autonomi e liberi professionisti;
  • pensionati.

In seguito, con un emendamento al decreto Aiuti (che ha introdotto il bonus), il Governo ha deciso di estendere i 200 euro anche ai percettori di reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza, disoccupati e lavoratori domestici (in un primo momento esclusi).

Il bonus 200 euro è solo per maggio 2022?

Come già specificato sopra, il bonus 200 euro approvato dall’Esecutivo è un contributo una tantum. Questo vuol dire che si tratta di una somma erogata una sola volta. Anche se approvato a maggio, l’accredito non sarà simultaneo (come accaduto in passato per i bonus Covid).

I tempi di accredito previsti sono diversi per pensionati, lavoratori autonomi e con contratto subordinato. In particolare, stando a quanto confermato dai vertici del Governo, si partirà a giugno con l’erogazione in busta paga del bonus destinato ai lavoratori dipendenti, a seguire verrà corrisposto ai lavoratori autonomi. I pensionati, invece, riceveranno i 200 euro direttamente sul cedolino di luglio.

Per i percettori reddito e pensione di cittadinanza così come per i disoccupati non è stata specificata invece una data precisa di versamento. Presumibilmente, visto che non sarà necessario presentare domanda, sarà l’Inps stesso a occuparsi del riconoscimento automatico, sempre tra giugno e luglio.

La cifra erogata sarà esentasse, infatti non concorrerà a formare reddito. Per quanto riguarda le PA, l’amministrazione pubblica si occuperà dell’erogazione, mentre nel privato il datore di lavoro opererà come sostituto d’imposta, procedendo poi con compensazione in F24 con apposito codice tributo.