Il decreto Aiuti ha previsto un bonus 200 euro per aiutare le famiglie contro il caro bollette degli ultimi mesi. Si tratta di un contentino considerato di quanto sono aumentati gas, energia elettrica e anche il carburante.

Detto ciò, la speranza è che il bonus 200 euro non sia un modo per far meglio digerire agli italiani alcuni tagli ai quali sta pensando il Governo; ad esempio è palese che all’interno dell’esecutivo c’è un contrasto con il Premier per quanto riguarda il superbonus.

Ad ogni modo la misura dovrebbe essere confermata.

Detto ciò, in attesa che il decreto aiuti venga pubblicato in Gazzetta Ufficiale, si deve ancora capire chi deve fare domanda per il bonus 200 euro e chi invece lo riceve in automatico.

Ecco a quale conclusioni si arriva analizzando il testo del decreto.

Il bonus 200 euro

Il bonus 200 euro  è un accredito cash che sarà riconosciuto in favore di:

  • lavoratori dipendenti;
  • pensionati;
  • lavoratori autonomi (imprenditori individuali sia i professionisti);
  • percettori del reddito di cittadinanza;
  • lavoratori stagionali,
  • percettori dell’indennità di disoccupazione (NASpI e DIS-COLL) .

Infatti, il testo cita espressamente le prestazioni previste dagli articoli 1 e 15 del decreto legislativo 4 marzo 2015 n. 22.

Il decreto Aiuti oltre a prevedere i requisiti per il riconoscimento del bonus 200 euro, per alcune categorie regola anche le modalità e le tempistiche di riconoscimento.

Tempistiche per il riconoscimento del bonus

I pensionati riceveranno l’accredito direttamente dall’INPS con il pagamento della pensione di luglio. Una volta accreditato il bonus, l’Istituto effettuerà i controlli reddituali con l’Agenzia delle entrate. Qualora il limite di reddito di 35.000 euro fosse superato, si procederà con il recupero delle somme erogate, chiedendone il rimborso entro 5 anni.

Per i lavoratori dipendenti, il bonus 200 euro è riconosciuto con lo stipendio di luglio 2022. Il datore di lavoro riconoscerà il bonus in via automatica e verificherà in sede di conguaglio la spettanza dello stesso.

Dunque l’effettiva spettanza è verificata ex post. Al superamento della soglia reddituale di 35.000, il bonus dovrà essere restituito.

Per quanto riguarda i lavoratori autonomi, i disoccupati e i lavoratori domestici e stagionali, si dovranno attendere indicazioni ufficiali da parte del Ministero del lavoro. Sempre per i lavoratori autonomi  le risorse per il bonus 200 euro saranno messe a disposizione grazie all’istituzione di un apposito fondo nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Sarà necessario attendere uno o più decreti del del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, per conoscere: i criteri e le modalità per la concessione dell’indennità una tantum e i relativi criteri di ripartizione.