A partire dal caffè al pane, su quali beni i prezzi dovrebbero essere bloccati per i pensionati? La domanda è d’obbligo in quanto per molti beni primari, come la pasta e l’olio, i prezzi sembrano essere palesemente fuori controllo.

Dal caffè al pane, in particolare, alcuni rincari trovano giustificazione a causa della guerra in Ucraina. Ma in molti altri casi in realtà a regnare sono i fattori puramente speculativi. Al punto che, anche su segnalazione da parte delle associazioni dei consumatori, nel nostro Paese al riguardo si stanno muovendo le procure e la Guardia di Finanza.

Dal caffè al pane, su quali beni i prezzi dovrebbero essere bloccati per i pensionati?

Detto questo, è difficile che il Governo italiano, dal caffè al pane, possa intervenire sul libero mercato bloccando i prezzi. Sarebbe invece più facile, e più vantaggioso per i pensionati, adottare misure finalizzate ad aumentare gli assegni INPS.

In modo tale da allinearli ad un’inflazione che, per tutto il 2022, rischia di essere davvero galoppante nel nostro Paese. Così come è riportato in questo articolo. Non a caso, proprio dal caffè al pane, pure i Sindacati sono preoccupati dalla perdita del potere d’acquisto non solo delle pensioni, ma anche dei salari.

Dai pensionati INPS ai lavoratori, il prezzo della guerra da pagare è davvero molto alto

Quindi, dal caffè al pane, in caso di prosecuzione del conflitto in Ucraina il prezzo della guerra da pagare sarà davvero molto alto. Dai pensionati ai lavoratori italiani anche perché, contro il caro prezzi e contro il caro energia, al momento il Governo italiano guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi non ha varato degli interventi strutturali. Ma solo delle misure tampone come, per esempio, il taglio delle accise sui carburanti giusto solo per tutto il prossimo mese di aprile. Poi si vedrà!