Da quando il Green pass è stato introdotto in Italia, molti luoghi – sia del settore pubblico che privato – sono diventati inaccessibili alle persone che dichiarano di esserne sprovvisti. La Certificazione verde Covid-19 consente oggi di viaggiare e di accedere a:

  • luoghi di lavoro;
  • scuole e università;
  • strutture sanitarie;
  • locali che offrono servizio di ristorazione.

La stessa, inoltre, permette di usufruire di alcuni servizi e partecipare a numerose attività (culturali, ricreative e sportive).

Ma per andare in banca o alle Poste oppure ancora per prendere un appuntamento finalizzato ad una consulenza finanziaria, è necessario il Green pass?

Green pass, serve in banca o alle Poste?

Sul Green pass – diventato obbligatorio per molti luoghi e strutture solo dal 15 ottobre 2021 – molti nutrono però ancora dei dubbi.

Non tanto sulla legittimità dello stesso (su cui il dibattito è accesissimo specialmente tra i “no Green pass”), quanto sull’utilizzo. Capita sempre più spesso, infatti, che molti prima di andare o raggiungere qualche posto in particolare si chiedano se verrà chiesto loro di mostrare la Certificazione verde.

Questo è successo, per esempio, ad un nostro lettore. Che ci ha scritto per avere maggiori informazioni al riguardo.

Il quesito

Ho degli appuntamenti in banca e alle poste per avere info e preventivi sulla cessione del credito per i lavori del bonus 110. Mi chiederanno il Green pass all’ingresso o è solo per i dipendenti?

Green pass: quando e per cosa è obbligatorio

A fornire tutte le linee guida per il Green pass obbligatorio in Italia c’ha pensato il Governo italiano, emanando tutta una serie di decreti prima e riassumendo tutto nei suoi canali ufficiali.

Come riportato sul sito “Certificazione verde COVID-19 – EU digital COVID certificate”, il Green pass è richiesto per:

  • viaggi in Europa;
  • lavoro pubblico e privato;
  • mezzi di trasporto;
  • scuole e università;
  • strutture sanitarie;
  • attività e servizi.

Posto quindi che una consulenza sulla cessione del credito (in banca o alle Poste) non rientra sicuramente in nessuno dei primi cinque gruppi sopra indicati, il dubbio – a questo punto – potrebbe venire sulla categoria “attività e servizi”.

Che cosa si intende nello specifico?

Green pass servizi: è necessario anche per una consulenza in banca o alle Poste?

Come specificato nel decreto legge n. 139 del 8 ottobre 2021 e nel decreto legge n. 105 del 23 luglio 2021, la Certificazione verde Covid-19 è richiesta per attività e servizi quali:

  • servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per il consumo al tavolo, se al chiuso, con eccezione dei servizi di ristorazione all’interno di alberghi e di altre strutture ricettive riservati esclusivamente ai clienti che vi alloggiano;
  • spettacoli aperti al pubblico, competizioni ed eventi sportivi;
  • musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;
  • piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
  • sagre e fiere, convegni e congressi;
  • centri termali, esclusi gli accesi necessari all’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e allo svolgimento di attività riabilitative o terapeutiche;
  • parchi tematici e di divertimento;
  • centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso;
  • feste per cerimonie civili e religiose;
  • sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
  • sale da ballo, discoteche, locali assimilati.

Pertanto, gli appuntamenti in banca e alle Poste per avere informazioni e preventivi sulla cessione del credito non rientrano tra queste. Ovviamente, lo stesso non vale per i lavoratori, a cui è richiesto obbligatoriamente il Green pass.

Infatti: dal 15 ottobre e fino al 31 dicembre 2021 – termine di cessazione dello stato di emergenza – l’utilizzo dello stesso è indispensabile per accedere ai luoghi di lavoro pubblici e privati (comprese banche e Poste Italiane). Da questo obbligo, va detto in conclusione, sono esenti alcune categorie di persone quali: bambini sotto i 12 anni, esclusi per età dalla campagna vaccinale; soggetti esenti per motivi di salute dalla vaccinazione sulla base di idonea certificazione medica; cittadini che hanno ricevuto il vaccino ReiThera (una o due dosi) nell’ambito della sperimentazione Covitar; persone in possesso di un certificato di vaccinazione anti SARS-Cov-2 rilasciato dalle competenti autorità sanitarie della Repubblica di San Marino.