Il fatto che la cessione del credito da lavori superbonus 110 possa essere effettuato per stato di avanzamento lavori, SAL, potrebbe comportare alcune difficoltà rispetto al termine del 31 dicembre 2021. Considerato che per il primo SAL è richiesta una percentuale di avanzamento pari al 30%.

Non è condivisibile la scelta di cumulare spese 2021 e 2022 per raggiungere il SAL del 30%.

Lo sconto in fattura e la cessione del credito

E’ oramai noto che, sia per i lavori superbonus 110 sia per quello che rientrano negli altri bonus casa ( ristrutturazione, ecobonus, ecc.), il contribuente ha la possibilità di optare, in luogo della detrazione, per la cessione della stessa o per lo sconto in fattura.

 Con la cessione del credito, nei fatti, il contribuente cede la detrazione a lui spettante, fornitore dei lavori o altri soggetti, ivi inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari. Con facoltà di successive cessioni.

La cessione può riguardare anche le rate residue.

Con lo sconto in fattura per i lavori 110 invece, il contribuente non è tenuto a sostenere alcun esborso. L’agevolazione copre il 100% della spesa indicata in fattura dal fornitore. Quest’ultimo ha diritto a un credito d’imposta del 110% rispetto alla spesa indicata in fattura. Il credito può essere oggetto di cessione in favore di soggetti terzi. Sopra già individuati. In tal modo, l’impresa monetizza i lavori effettuati.

Attenzione, l’opzione può essere effettuata in relazione a ciascuno stato di avanzamento dei lavori che, con riferimento agli interventi ammessi al Superbonus, non possono essere più di due per ciascun intervento complessivo. Il primo stato di avanzamento, inoltre, deve riferirsi ad almeno il 30 per cento dell’intervento medesimo.

Quali lavori finire entro il 31 dicembre 2021?: il problema dei SAL

Rimanendo sul superbonus, considerato che il primo SAL dei lavori superbonus 110, deve riferirsi ad almeno il 30%, raggiungere tale percentuale alla data del 31 dicembre, potrebbe comportare alcune problematiche.

Infatti, in molti si stanno chiedendo cosa succede se al 31 dicembre i lavori non raggiungano uno stato di avanzamento del 30%.

Sul web si sta creando un certo allarmismo. Difatti, in molti consigliano, se non si arriva al 30% entro fine anno, di optare per la detrazione Irpef. Evitando la cessione del credito pari alla detrazione spettante.

Noi di Investire Oggi riteniamo che, la cessione per SAL sia solo un’opzione e non un obbligo. Potendo, la cessione, essere effettuata per il totale, anche a fine lavori 110. Con il consenso dell’impresa che esegue gli interventi agevolati.

Dunque, non è preclusa la possibilità di cessione della detrazione.

Tuttavia, nel corso di un’interrogazione parlamentare (la 5-06307 del 7 luglio 2021) , il MEF aveva chiarito che per solo per le detrazioni diverse dal 110%, è possibile optare per la cessione senza considerare lo stato di avanzamento lavori.

Da qui, non rimane che attendere nuovi chiarimenti dall’Agenzia delle entrate.