Trovi un oggetto prezioso per la strada: se decidi di raccoglierlo e impossessartene commetti un furto?

Impossessarsi di cose che, al momento, non appartengono a nessuno, non configura il furto di reato così come non lo si commette se ci si appropria di cose smarrite.

Quando si commette un furto?

Per macchiarsi del reato di furto elemento imprescindibile è quello di appropriarsi di un bene mobile altrui sapendo che appartiene ad altri. Il furto, quindi, si compie quando la cosa di cui ci si impossessa è di proprietà altrui ma il ladro deve essere consapevole, quando si impossessa del bene, che appartiene ad un’altra persona.

Le cose smarrite o di nessuno (res nullius e res derelictae) sono di nessuno e di tutti, proprio per questo non si configura il reato di furto.

Quando non si commette furto

Se una cosa è stata abbandonata dal proprietario è considerata senza proprietario (la legge vale sia per cose che per animali) e chiunque può impossessarsene senza macchiarsi di reato di furto. Anche chi si appropria di un oggetto non sapendo che è di un’altra persona (nel caso di oggetti smarriti) non può essere accusato di furto perché manca l’elemento imprescindibile per commettere il reato: la consapevolezza dell’appartenenza dell’oggetto a terzi.

Anche se fino a qualche anno fa chi trovava preziosi o denaro smarrito poteva essere punito, di fronte a querela del proprietario, con la reclusione fino ad un anno o con la multa da 30 a 309 euro, il reato di appropriazione di cose smarrite è stato abrogato. Al momento, quindi, se ci si appropria di una cosa, pensando che non abbia un proprietario e il proprietario ci accusa di furto, l’unica punizione cui andiamo incontro è la sanzione amministrativa che va da 100 a 8000 euro.

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