Il lavoratore dipendente che ha familiari disabili (figli, coniuge, ecc.) può chiedere permessi retribuiti per assistere il disabile stesso. Parliamo dei c.d. permessi 104. Si tenga presente che, il permesso retribuito può essere chiesto anche dal disabile stesso per se stesso in situazioni di necessità.

Con riferimento al permesso chiesto dal lavoratore dipendente per assistere il proprio familiare disabile, la normativa stabilisce che può essere chiesto:

  • dai genitori, anche adottivi o affidatari, di figli disabili in situazione di gravità
  • dal coniuge, parte dell’unione civile, convivente di fatto, parenti o affini entro il terzo grado di familiari disabili in situazione di gravità.

Permessi 104, il grado di parentela e affinità con il disabile

Dunque, i permessi legge 104 possono essere richiesti, ad esempio, dal genitore per assistere il figlio disabile; dal marito per assistere la moglie disabile; dal convivente di fatto per assistere l’altro convivente di fatto; da un parente o affine entro il terzo grado del familiare disabile per assistere quest’ultimo.

A tal proposito, ricordiamo che si considerano parenti entro il 3° grado:

  • padre e madre; figlio o figlia
  • nonno o nonna; nipote (figlio del figlio o della figlia); fratello o sorella
  • bisnonno o bisnonna; pronipote (figlia o figlio del nipote); nipote (figlia o figlio del fratello o della sorella); zio e zia (fratello o sorella del padre o della madre).

Quindi, ad esempio, può chiedere permessi 104 il figlio che deve assistere il padre disabile, il nipote che deve assistere la nonna disabile, ecc.

In merito al grado di affinità, si considerano affini entro il terzo grado:

  • suocero e suocera
  • nonno/ nonna del coniuge
  • cognati
  • bisnonni del coniuge
  • zia e zio del coniuge
  • nipoti del coniuge

Pertanto, ad esempio può chiedere permessi 104, il lavoratore dipendente che deve assistere il suocero disabile; il lavoratore dipendente che deve assistere il cognato disabile, ecc.

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