Sospese per due mesi le misure di condizionalità legate al godimento della Naspi e Dis-Coll per chi ha eprso il lavoro. E’ quanto prevede il Decreto legge “Cura Italia” appena varato nell’ambito delle misure adottate per contrastare la diffusione del coronavirus.

Al fine di impedire gli spostamenti delle persone limitandoli ai casi strettamente necessari previsti dalla legge, il governo ha sospeso e rinviato fino al 17 maggio 2020 l’adozione delle misure di condizionalità legate agli strumenti a sostegno del reddito emessi dall’Inps.

Si tratta in particolare di quelle operazioni che i Centri per l’Impiego adottano per la frequenza di corsi di formazione e di orientamento, il sostenimento di colloqui psicoattitudinali e le eventuali prove di selezione finalizzate all’assunzione di disoccupati.

Il reddito di cittadinanza

Il decreto Cura Italia precisa che tale sospensione non comporta l’interruzione dell’erogazione delle indennità economiche emesse dall’Inps. Fra queste misure, rientra in particolare la fruizione del reddito di cittadinanza che implica l’obbligo di partecipare a corsi di formazione e orientamento, nonché quello di accettare offerte di lavoro congrue, definite tali sulla base di criteri temporali e di distanza (che diventano meno selettivi al crescere della durata del godimento del Reddito di cittadinanza ed in relazione al numero di offerte rifiutate). La sospensione di questi obblighi interessa anche le misure di condizionalità e i relativi termini comunque previsti per i percettori della Naspi, della Dis-Coll e della Cig come, ad esempio, la partecipazione a  iniziative di ricerca lavoro, nonché ai percorsi di riqualificazione professionale proposti dai Servizi competenti.

Collocamento disabili

Il periodo di sospensione fino al 17 maggio 2020 interessa anche il collocamento obbligatorio degli invalidi civili (legge 68 del 1990 categorie protette) e le relative procedure di assunzione presso i datori di lavoro, così come le procedure di avviamento a selezione effettuate tra gli iscritti nelle liste di collocamento e in quelle di mobilità, finalizzate alle assunzioni dei lavoratori da inquadrare nei livelli retributivo funzionali per i quali non è richiesto il titolo di studio superiore a quello della scuola dell’obbligo da parte delle pubbliche amministrazioni, degli enti pubblici non economici a carattere nazionale, e da quelli che svolgono attività in una o più regioni, le province, i comuni e le aziende sanitarie locali.

Convocazioni presso i Centri per l’Impiego

Anche le procedure atte a confermare lo stato di disoccupazione ad opera dei Centri per l’Impiego sono sospese fino al 17 maggio 2020. Si tratta in particolare di tutti quegli adempimenti che prevedono la partecipazione alle iniziative di orientamento contemplate nel patto di servizio personalizzato stipulato con i funzionari dei Centri per l’Impiego. Queste procedure restano sospese per circa due mesi e l’erogazione delle relative indennità economiche da parte dell’Inps proseguiranno regolarmente.