Quando due coniugi si separano è probabile che uno dei due continui a contribuire alle spese dell’altro. Ad esempio, l’ex marito continua a pagare le spese sanitarie per la cura dell’ex moglie oppure continua a pagare il muto stipulato all’epoca per l’acquisto dell’abitazione in cui i due vivevano prima della separazione, ecc. In questi casi ci si chiede se e come è possibile scaricare nella dichiarazione dei redditi tali spese sostenute per l’ex moglie.

Per rispondere occorre capire se e come l’ex moglie possa considerarsi ancora a carico fiscalmente dell’ex marito.

L’ex coniuge, infatti, può rientrare tra “gli altri familiari a carico”. Vediamo a quali condizioni ciò può avvenire.

Coniuge e figli a carico: requisiti

Il legislatore prevede che possono considerarsi fiscalmente a carico di un soggetto i familiari che, nell’anno d’imposta oggetto delle dichiarazione redditi, hanno posseduto un reddito complessivo:

  • uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili
  • oppure uguale o inferiore a 4.000 euro, al lordo degli oneri deducibili, se trattasi di figli di età non superiore a 24 anni.

Nel rispetto di tale requisito reddituale, possono considerarsi a carico di un soggetto, anche se “NON convivono” con lui:

  • il coniuge non legalmente ed effettivamente separato;
  • i figli (compresi i figli adottivi, affidati o affiliati) indipendentemente dal superamento di determinati limiti di età e dal fatto che siano o meno dediti agli studi o al tirocinio gratuito.

Da ricordare è che, da marzo 2022, la detrazione per figli a carico con età fino a 21 anni è stata sostituita dall’assegno unico. Quindi, ad esempio, non è più a carico il figlio che ha 17 anni. Per tali figlio, il genitore, percepisce oggi l’assegno unico.

Spese ex moglie: quando si può scaricare in dichiarazione dei redditi

Fermo restando il rispetto del limite reddituale di 2.840,51 euro, possono altresì considerarsi familiari a carico di un soggetto, purché “convivano” con lui:

  • il coniuge legalmente ed effettivamente separato
  • discendenti dei figli
  • genitori (compresi quelli adottivi)
  • generi e le nuore
  • suocero e la suocera
  • fratelli e le sorelle (anche unilaterali)
  • nonni e le nonne.

Ne consegue che è possibile che l’ex marito abbia fiscalmente a carico l’ex moglie e possa detrarre in dichiarazione dei redditi le spese sostenute per quest’ultima.

Ciò a condizione che l’ex moglie abiti ancora sotto lo stesso tetto dell’ex marito e purché l’ex moglie abbia conseguito un reddito non superiore a 2.840,51 euro.

Riassumendo…

  • possono considerarsi fiscalmente a carico i familiari che, nell’anno d’imposta oggetto delle dichiarazione redditi, hanno posseduto un reddito complessivo:
    • uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili
    • oppure uguale o inferiore a 4.000 euro, al lordo degli oneri deducibili, se trattasi di figli di età non superiore a 24 anni.
  • nel rispetto dei citati limiti reddituali, possono considerarsi a carico di un soggetto, anche se NON vivono con lui, il coniuge (non legalmente ed effettivamente separato) e i figli
  • nel rispetto del limite reddituale di 2.840,51 euro, si può considerare a carico di un soggetto anche l’ex coniuge purché conviventi. Solo così l’ex marito può scaricare in dichiarazione redditi le spese sostenute per l’ex moglie.