In Italia esiste un vero e proprio tesoro dimenticato che emerge dal Rendiconto generale dello Stato: sono più di 2 miliardi di euro i depositi dormienti degli italiani, somme appartenenti a persone decedute i cui eredi non sanno dell’esistenza, depositi bancari dimenticati e conti correnti abbandonati.

La causa dei depositi dormienti, nella maggior parte dei casi, è da imputarsi alla mancanza di informazione da parte degli istituti bancari: quando le movimentazioni di un conto corrente non sussistono per un determinato periodo di tempo, infatti, le somme vengono incamerate dallo Stato ed utilizzate per altri scopi.

Depositi dormienti: cosa sono?

Libretti di risparmio, depositi bancari, conti correnti e altri strumenti di risparmio con giacenze superiori a 100 euro se non movimentati per periodi superiori a 10 anni si trasformano in depositi dormienti, ovvero non utilizzati. In questo caso si procede d’ufficio alla loro estinzione e le somme in essi contenute confluiscono in un fondo ministeriale che ha lo scopo di indennizzare i risparmiatori vittime di frodi finanziarie. Anche se tali somme vengono utilizzate per nobili scopi, la cosa giusta sarebbe quella di rendere le somme lasciate dal defunto sui conti correnti agli eredi e gli aventi diritto.

Depositi dormienti: come recuperare le somme

Per poter recuperare le somme depositate sui depositi dormienti bisogna presentare una domanda di rimborso e, quindi, bisogna essere a conoscenza dell’esistenza del deposito stesso.

Per capire se si è intestatari di un conto dormiente bisogna collegarsi al sito della Consap ed inserendo i propri dati anagrafici si riesce a sapere se si ha un conto dormiente (http://consultaconti.consap.it/ricercaconto.aspx). Una volta accertato di essere titolari di deposito dormiente si può presentare la domanda di rimborso indicando le informazioni necessarie a chiarire la propria posizione (in caso di eredi bisogna indicare il certificati di morte del titolare).

La domanda dovrà essere presentata in forma cartacea mediante lettera raccomandata a CONSAP S.p.A. Rif. Rapporti Dormienti- V. Yser 14 – 00198 Roma.

La presentazione della domanda è gratuita ma se verrà accolta l’istituto tratterrà una percentuale sulla somma per l’istruzione della pratica.

Si ricorda che il termine di prescrizione per la domanda è di 10 anni dal momento che le somme sono state devolute al fondo.

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