Non sono appena state riscosse le pensioni di ottobre che già si pensa a quelle di novembre. Anche perché in previsione ci sono altri aumenti in arrivo che non dispiacciono. E fra caro vita e bollette con un assegno medio ormai non si arriva più a fine mese.

Come da disposizioni governative (decreto Aiuti bis) anche a novembre sarà corrisposto l’aumento del 2% sulle pensioni. Si tratta dell’anticipo parziale della rivalutazione 2023 per coloro che hanno redditi fino a 35 mila euro.

Previsti però anche altri incrementi non ricorrenti. Vediamoli.

Gli incrementi sulle pensioni di novembre

Col mese di novembre scatterà, oltre che l’aumento sopra descritto, anche un altro piccolo incremento. E questa volta riguarderà tutte le pensioni in pagamento, senza distinzione di limite di reddito.

Si tratta del recupero della perequazione automatica dello 0,2% dello scorso anno (l’inflazione definitiva nel 2021 è risultata pari a + 1,9% anziché dello 1,7% provvisoriamente applicato dall’Inps). Saranno corrisposti anche gli arretrati maturati dal 1° gennaio 2022 al 30 settembre 2022.

A conti fatti si tratta di un aumento residuo di 3 euro per mensilità su un assegno da 1.500 euro. Considerati anche gli arretrati, sono in tutto 33 euro in più a novembre. L’aumento interesserà anche il rateo di tredicesima

Bonus da 150 euro una tantum

Seguirà, sempre a novembre, un altro bonus una tantum pari a 150 euro, come previsto dal decreto Aiuti ter. Non tutti, però, prenderanno questi soldi, ma solo coloro che percepiscono redditi fino a 20 mila euro all’anno. Misura che replica quanto già fatto lo scorso mese di luglio con il bonus da 200 euro, ma con soglia limite fino a 35 mila euro.

Il bonus da 150 euro arriverà quindi in automatico sul cedolino pensione di novembre. Per i lavoratori sarà pagato in busta paga o mediante bonifico Inps per gli autonomi. Non tutti riceveranno i soldi allo stesso tempo, ma i pensionati saranno i primi.

Il pagamento delle pensioni avviene infatti in anticipo rispetto al pagamento delle buste paga. Quindi a novembre, chi percepisce la pensione e ha redditi inferiori a 20 mila euro all’anno beneficerà direttamente del bonus da 150 euro sul cedolino.

La cifra sarà erogata esentasse una tantum in base a quanto risulta dagli archivi centrali del casellario pensionati Inps. Chi ha percepito più di 20 mila euro lordi nel 2020 in base all’ultima dichiarazione dei redditi, non si riconosciuto il bonus.

Procedura di pagamento sulle pensioni

Il contributo una tantum per i pensionati avverrà in automatico. Il beneficiario non deve fare nulla, se non attendere di vedere il bonus da 150 euro sul cedolino pensione a novembre. Restano solo da stabilire le tempistiche di elaborazione dei pagamenti per le quali presto si metterà al lavoro l’Inps non appena il Decreto aiuti ter sarà esecutivo.

Laddove l’Inps non sarà in grado di verificare la consistenza dei redditi del pensionato, il bonus da 150 euro sarà pagato salvo buon fine. Il che significa che in un secondo momento, qualora il beneficiario non ne avesse diritto per redditi, l’Inps recupererà la somma.

La misura interesserà nel complesso 22 milioni di italiani, fra lavoratori e pensionati. Si somma ai sostegni economici già varati col decreto Aiuti bis che prevede da ottobre l’anticipo della rivalutazione delle pensioni fino a 2.692 euro al mese.

Date di riscossione

Come per il mese di ottobre, la data di accredito della pensione è il primo giorno lavorativo del mese. Per cui sarà il 1 novembre 2022 che è un martedì. E questo avverrà per tutti i pensionati, sia che abbiano il conto corrente in banca o Posta, sia che riscuotano l’assegno direttamente presso gli uffici postali.

E’ ancora presto per conoscere le date di ritiro della pensione in contanti in Posta, ma si presume che il calendario seguirà la turnazione alfabetica dei mesi precedenti.

Con prima data di pagamento il 1 novembre per coloro il cui cognome inizia con la lettera A e B. Per terminare dopo una settimana per gli ultimi dell’alfabeto.

Prima di recarsi presso l’ufficio postale di zona è quindi bene a quale scaglione si appartiene onde evitare disagi per gli operatori di Poste Italiane e il rischio di dover tornare in un secondo momento.

Ricordiamo, infine, che è sempre disponibile il servizio di consegna della pensione direttamente a casa da parte dei Carabinieri per gli over 75 che vivono soli. O sono impossibilitati a recarsi presso gli uffici postali. In questo caso è necessario contattare preventivamente la stazione dei Carabinieri di sona per il rilascio della opportuna delega.