Cresce ancora il tasso di interesse per chi versa i contributi pensione in ritardo o chiede la dilazione dei pagamenti. Lo chiarisce l’Inps recependo l’innalzamento del tasso di sconto recentemente applicato dalla Banca Centrale Europea (Bce).

Il tasso di rifinanziamento dei depositi sale al 8%. Un aumento che segue da vicino il rincaro dello scorso mese di settembre che aveva portato i tassi 7,25%. Una variazione che produrrà effetti su tutte le prestazioni previdenziali. In particolare quelle a debito, come i contributi per le pensioni che vengono versati in ritardo rispetto alla scadenza prestabilita.

Interessi per contributi pensione in ritardo salgono al 8%

Come precisa l’Inps con la circolare n.124 del 28 ottobre 2022, è stato rivisto al rialzo il tasso di interesse a debito per i contribuenti che versano in ritardo. Il costo passa dal 7,25 al 8 per cento a partire dal 2 novembre 2022.

Questo significa che tutti coloro che richiedono un piano rateale di pagamento dei contributi nei confronti dell’Inps dovranno mettere in conto maggiori oneri. Ma questo vale solo per le nuove richieste di dilazione. I piani di ammortamento vecchi, già emessi e notificati in base al tasso di interesse in vigore a suo tempo, non subiscono modifiche.

La variazione percentuale, quindi, vale solo in caso di nuove autorizzazioni al differimento del termine di versamento dei contributi. Il nuovo tasso annuo è pari al 8% ed è applicato a partire dalla contribuzione relativa al mese di ottobre 2022.

Le sanzioni civili

La decisione della BCE che ha disposto l’innalzamento del tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento comporta anche la variazione delle tariffe delle sanzioni civili. Nel caso di mancato o ritardato pagamento di contributi la sanzione civile sale al 7,50% in ragione d’anno.

In caso di evasione contributiva, resta ferma la misura della sanzione civile già prevista. Pari al 30 per cento nel limite del 60 per cento dell’importo dei contributi o dei premi non corrisposti entro la scadenza di legge.

Nelle procedure concorsuali – spiega l’Inps – la misura delle sanzioni civili è pari agli interessi legali (1,25%) perché il tasso appena comunicato (8%) è inferiore all’interesse legale in vigore dal 1° gennaio 2022. Nel caso di evasione contributiva, tuttavia, il predetto tasso è pari al 4%. Nel caso di omissione contributiva è del 2%.