Sospensione del pagamento delle rate di mutui e interessi. E’ questo il progetto del decreto allo studio del governo per fronteggiare l’emergenza coronavirus dal punto di vista degli adempimenti fiscali. Nel disegno potrebbe rientrare anche la sospensione del pagamento di tasse locali e bollette energetiche.

Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri di concerto con la Banca d’Italia punta a varare la misura entro questa settimana in maniera tale da rassicurare famiglie e imprese. La moratoria sulle rate di mutuo da versare alle banche verrebbe coperta dallo Stato sia per quanto concerne le rate che gli interessi da versare.

Stop a rate mutui e interessi per famiglie e imprese

L’intervento del governo, così come concepito per aiutare famiglie e imprese in difficoltà, dovrà ricadere sotto l’ombrello della garanzia statale e a tal fine si utilizzerà la flessibilità di bilancio già accordata dalla Ue. 7,5 miliardi sono già stati preventivati, ma l’Europa potrebbe concedere flessibilità per altri 10 miliardi di euro per evitare che il contagio da coronavirus si propaghi a livello continentale. “Alle nuove disposizioni assunte su tutto il territorio nazionale per far fronte all’emergenza coronavirus, deve corrispondere una risposta immediata dello Stato per sostenere famiglie e imprese. Subito blocco dei mutui e delle tasse, con la cassa integrazione per tutti e con ammortizzatori sociali per i lavoratori autonomi“. Lo scrive su Facebook la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, aggiungendo che “fin dal primo momento abbiamo dato la massima disponibilità a collaborare, ora non perdiamo altro tempo. Gli italiani hanno bisogno di risposte e misure adeguate“.

Unimpresa, estendere moratoria Abi a tutto il Paese

È necessario estendere la moratoria a tutte le imprese del territorio nazionale e del Mezzogiorno d’Italia, senza distinzione di settore e provvedere non solo alla sospensione dei mutui, ma prevedere il prolungamento delle garanzie rilasciate dal Mediocredito Centrale per le operazioni a breve e medio e lungo termine“.

Lo dichiara il vicepresidente di Unimpresa, Salvatore Politino aggiungendo che “occorre procedere con urgenza allo scopo di sostenere la liquidità di imprese e famiglie con la sospensione dei pagamenti tributari, contributivi, assicurativi nonché di ratei dei mutui. Inoltre, occorre prevedere la cassa integrazione in deroga per tutto i settori economici per il periodo di mancato reddito a causa dell’emergenza sanitaria. Nel breve periodo, infatti, è imperativo evitare che le imprese che non incassano più vadano in fallimento“.

Nel disegno, anche lo stop al pagamento di tasse e contributi

Un punto condiviso dal ministro del Lavoro Nunzia Catalfo che assicura che tra le priorità del decreto c’è quella di garantire forme di congedo straordinario per le famiglie che devono gestire i figli a casa da scuola. Oltre a maggiori risorse per i lavoratori che attualmente non possono ricorrere alla cassa integrazione ordinaria o in deroga. Si lavora anche per gli autonomi con un progetto di sospensione del pagamento di tasse e contributi fino alla fine del periodo epidemico.

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La liquidità – precisa Unimpresa – si garantisce prima di tutto sospendendo, o meglio annullando, il pagamento delle tasse per un certo periodo di tempo. Come anche dei mutui, facilitando ogni tipo di moratoria e prestito bancario. Ma, soprattutto, è necessario sostenere il reddito dei lavoratori, con la cassa integrazione in deroga per tutte le aziende, estesa però ai liberi professionisti, agli artigiani, ai commercianti, ai titolari e amministratori delle piccole imprese di qualsiasi settore. Per tale ragione, ci attiveremo presso le sedi istituzionali, coinvolgendo l’Abi, i governi regionali e le prefetture affinché vengano accolte le nostre proposte a sostegno della piccola e media impresa” aggiunge Politino.