Per le persone affette da gravi patologie (legge 104/92) esistono, come noto, contributi economici che sono erogati su richiesta dell’assistito. Normalmente vengono concessi in presenza di bassi livelli di reddito.

Tuttavia esistono contributi che possono essere erogati anche in assenza di limiti di reddito, così come certificati dal Isee. Si tratta di sussidi a fondo perduto che necessitano però del riconoscimento dello stato invalidante temporaneo o definitivo anche senza legge 104.

Contributi senza legge 104

Pertanto, ricevere mensilmente aiuti finanziari dal Inps senza legge 104 è importante soprattutto per i contribuenti con difficoltà economiche.

Spesso colui che è affetto da limitazioni fisiche o psichiche deve chiedere aiuto a parenti o assistenti per svolgere alcune mansioni quotidiane.

E non sempre si hanno le disponibilità economiche per fronteggiare tali spese. Per questo motivo anche ai lavoratori senza Legge 104 spettano delle indennità con determinati problemi di salute.

Ci riferiamo in particolare all’indennità di comunicazione che è pagata nella misura di 258,82 euro al mese da parte dell’Inps. E’ riconosciuta ai soggetti audiolesi e basta un certificato medico che attesti la patologia, senza legge 104.

Tale indennità è riconosciuta indipendentemente dai limiti di reddito (quindi è compatibile con l’attività lavorativa), non è soggetta a verifiche da parte della Commissione medico-legale ed è corrisposta anche in caso di ricovero ospedaliero o presso strutture sanitarie ad hoc.

La compatibilità non viene meno neanche nel caso in cui il soggetto percepisca già assegni di accompagnamento.

Altri sussidi economici erogati dal Inps

Abbiamo visto che non bisogna necessariamente essere portatore di handicap (legge 104) o ottenere il riconoscimento della condizione di disabile per ricevere sostegni economici. L’Inps infatti riconosce il diritto a percepire assegni mensili di importo pari a 522,10 euro per le persone che versano in specifiche condizioni di salute.

La prima riguarda l’impossibilità di camminare e spostarsi senza l’aiuto di terzi o di ausili per la deambulazione.

L’altra consiste, invece, nell’incapacità di compiere le azioni tipiche della vita quotidiana e che quindi impongono l’assistenza continua.

In questi casi è riconosciuta l’indennità di accompagnamento, pari a 522,10 euro al mese. Tale ammortizzatore economico spetta infatti indipendentemente dall’età, dal reddito e dallo svolgimento di una professione. E’ cumulabile, non solo con un’eventuale pensione di invalidità, ma anche i redditi da lavoro.