La casa automobilistica svedese Volvo estenderà il congedo parentale retribuito ai suoi 40.000 dipendenti in tutto il mondo, compresi quelli impiegati negli stabilimenti italiani. Secondo il piano annunciato dall’azienda, il personale avrà diritto a 24 settimane di congedo parentale retribuito all’80% durante tutto il periodo. Non solo le mamme quindi, adesso anche i papà potranno assentarsi dal lavoro per un periodo più lungo dei 10 giorni riconosciuti in Italia.

Congedo parentale: cosa prevede la legge italiana

L’Italia ha introdotto nel 2012 il congedo obbligatorio e il congedo facoltativo, alternativo al congedo di maternità della madre, fruibili dal padre lavoratore dipendente, entro e non oltre il quinto mese di vita del figlio.

Nel 2021 la legge riconosce fino a dieci giorni di concedo obbligatorio ai padri e un giorno di congedo facoltativo in alternativa alla madre.

Il congedo obbligatorio è fruibile dal padre entro il quinto mese di vita del bambino o dall’ingresso in famiglia/Italia in caso di adozioni nazionali/internazionali oppure dall’affidamento. Tale congedo si configura come un diritto autonomo e pertanto è aggiuntivo a quello della madre e spetta comunque indipendentemente dal diritto di quest’ultima al proprio congedo di maternità.

Il congedo facoltativo del padre è invece condizionato alla scelta della madre lavoratrice di non fruire di un giorno di congedo maternità. Il giorno dal padre anticipa quindi il termine finale del congedo di maternità della madre. È fruibile anche contemporaneamente all’astensione della madre e deve essere esercitato entro cinque mesi dalla nascita del figlio (o dall’ingresso in famiglia/Italia in caso di adozioni nazionali/internazionali oppure dall’affidamento).

Volvo può approvare un trattamento diverso da quello stabilito dalla legge italiana?

Il padre lavoratore dipendente ha diritto a un’indennità giornaliera a carico dell’INPS pari al 100% della retribuzione solo per i giorni di congedo obbligatorio e facoltativo.

In Italia vale il principio della derogabilità in melius. Vuol dire che una fonte di diritto inferiore (come per esempio un regolamento aziendale), non essere contraria ai principi di legge derogando in peggio le condizioni dei lavoratori. La deroga invece è possibile qualora la fonte inferiore riconosca invece un trattamento diverso ma che – di fatto – migliora le condizioni del soggetto/lavoratore.

Il piano previdenziale di Volvo, quindi, può essere esteso ai lavoratori impiegati negli stabilimenti italiani, perché – nel concreto – riconosce maggiori diritti.

Il piano Volto

La nuova politica di welfare aziendale segue un programma pilota avviato nel 2019. Il congedo parentale di sei mesi è esteso a tutti i genitori legalmente registrati, compresi i genitori adottivi, affidatari e surrogati, nonché i genitori non nativi nelle coppie dello stesso sesso.

Alla base di questa decisione, un obiettivo: “ridurre il divario di genere e otteniamo una forza lavoro più diversificata, migliorando le prestazioni e rafforzando la nostra attività”, ha affermato il portavoce di Volvo Hanna Fager.

La politica dei congedi Volvo si ispira alla legislazione nazionale svedese, uno dei pochi paesi che già offre permessi per legge per entrambi i genitori.

Sulla stessa scia, anche altre società svedesi hanno introdotto il congedo parentale retribuito per i propri dipendenti in tutto il mondo, inclusa la società di streaming musicale Spotify. Nel 2015 ha introdotto sei mesi di congedo parentale a piena retribuzione.

Volvo impiega oltre 40.000 persone in tutto il mondo. Attualmente, le dipendenti di sesso femminile hanno diritto a sei mesi di assenza dal lavoro, ma l’azienda segue le leggi locali quando si tratta di permessi per i neo-padri. Con il nuovo programma, nel 2019, il 46% delle persone che hanno presentato domanda di congedo parentale erano padri.

Congedo parentale retribuito per i dipendenti Volvo: come funziona

Il nuovo congedo parentale retribuito di Volvo – come anticipato – sarà esteso a tutti i 40.000 dipendenti in tutto il mondo, in tutti gli stabilimenti e gli uffici, a partire dal 1 ° aprile 2021.

Il programma di welfare aziendale, denominato “Family Bond”, darà a tutti i lavoratori dell’azienda, con almeno un anno di servizio, un totale di 24 settimane di ferie retribuite all’80%. La nuova politica aziendale si applica a entrambi i genitori e il congedo può essere preso in qualsiasi momento entro i primi tre anni di genitorialità.

“Vogliamo creare una cultura che supporti la parità dei genitori per tutti i sessi”, ha affermato Håkan Samuelsson, amministratore delegato. “Supportare i genitori nel bilanciare le esigenze di lavoro e famiglia aiuta a colmare il divario di genere e consente a tutti di eccellere nella loro carriera. Siamo sempre stati un’azienda orientata alla famiglia e incentrata sull’uomo. Attraverso il programma Family Bond, stiamo dimostrando e vivendo i nostri valori, che a loro volta rafforzeranno il nostro marchio “, ha poi aggiunto lo stesso.

“Questa è più di una nuova politica sul congedo parentale per i nostri dipendenti: è l’incarnazione della nostra cultura e dei nostri valori aziendali” – ha dichiarato Hanna Fager, responsabile delle funzioni aziendali – “Vogliamo guidare il cambiamento in questo settore e stabilire un nuovo standard globale per le persone. Optando per tutti i nostri dipendenti in un congedo parentale retribuito, riduciamo il divario di genere e otteniamo una forza lavoro più diversificata, migliorando le prestazioni e rafforzando la nostra attività”.