Il canone rai 2023 non sarà più pagato con la bolletta elettrica. Il governo si è impegnato nei confronti dell’Unione Europea, all’interno del cosiddetto Piano nazionale di ripresa e resilienza, ad eliminarlo dalle utenze. Questo perché, la tassa sulla tv pubblica rappresenta un vero onere improprio, cioè non riferibile al consumo effettivo di energia elettrica.

Il legislatore, ad ogni modo, non ha chiarito quale strumento sarà utilizzato dal prossimo anno per poterlo pagare e, in questi giorni, si stanno facendo numerose ipotesi.

In particolare, si starebbero vagliando i modelli degli altri Paesi. Ad esempio:

  • il modello inglese, dove la riscossione spetta a delle società di ricupero credito. Vediamo meglio di cosa si tratta;
  • Il modello francese, in cui il canone viene pagato come una tassa aggiuntiva sulla casa (una sorta di patrimoniale);
  • in Israele, infine, il canone va a sommarsi all’imposta sull’auto.

Ad ogni modo, lo diciamo fin da subito, l’ipotesi più accreditata sembrerebbe quella del suo pagamento attraverso il 730: il modello per la dichiarazione dei redditi dedicato ai lavoratori dipendenti e pensionati, ma anche il modello francese, che ricorda molto una vera e propria patrimoniale sulla casa, viene visto da molti osservatori come possibile.

Storia del Canone Rai in bolletta

Il canone Rai in bolletta è stato voluto dall’ex Premier Matteo Renzi, nel lontano 2016, allo scopo di contrastare l’evasione di questa tassa.

Questa soluzione ha dato i suoi frutti fin da subito e, allo stesso tempo, ha permesso di diminuire sensibilmente il suo importo, da 113 euro a 90 euro. Ricordiamo che oggi il pagamento avviene mediante addebito sulle bollette elettriche in dieci rate mensili da 9 euro ciascuna, da gennaio a ottobre.

Come sarà pagato dal prossimo anno?

Come e già detto in apertura, non è ancora stato chiarito come il canone rai dovrà essere pagato a partire dal prossimo anno.

l’ipotesi più accreditata è quella di inserirlo in dichiarazione dei redditi, ma anche il modello francese potrebbe essere una possibile soluzione.

In Francia, il canone televisivo viene pagato come tassa aggiuntiva sulla prima casa (simile, dunque, a una patrimoniale), con versamento di un importo da 138 euro da effettuare tra il 15 e il 25 novembre di ogni anno.

Ovviamente allo stato attuale si tratta di semplici ipotesi. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi di questa vicenda.