Come si calcola la pensione con Quota 103? Sapere quale sarà l’importo della rendita annuale con questa opzione da quest’anno è più facile di quanto si possa immaginare, visto che la legge di bilancio ha modificato il sistema di calcolo. Dal 1 gennaio 2024, infatti, chi esce dal lavoro avendo compiuto 62 anni di età con almeno 41 di contributi può conoscere in anticipo la cifra che prenderà.

A tal proposito ci scrive una impiegata di una azienda tessile che chiede chiarimenti sul metodo di calcolo della pensione con Quota 103.

Buongiorno, mi chiamo Elvira e da quest’anno maturo i 41 anni di contributi per andare in pensione a 62 anni (ne ho però 63) e vorrei sapere a quanto ammonterà la mia pensione futura avendo uno stipendio annuo di circa 30.000 euro lordi. Ho sempre lavorato per la stessa ditta, a parte i primi 6 anni che ho fatto la commessa in un negozio di abbigliamento“.

Calcolo della pensione con Quota 103

Come noto, la pensione anticipata con Quota 103, prorogata dal legislatore per altri 12 mesi fino al 31 dicembre 2024, prevede fra le altre cose il ricalcolo contributivo dell’assegno. Cosa significa esattamente questo? In parole semplici, chi matura i requisiti quest’anno e decide di sfruttare questo metodo di uscita, deve sapere che gli anni di lavoro prestati prima del 1996 e quindi i relativi contributi versati saranno migrati dal sistema retributivo a quello contributivo.

Il metodo di calcolo è uguale a quello adottato per la pensione con Opzione Donna. Pertanto chi sceglie questa strada per andare in pensione prima deve mettere in conto una penalizzazione derivante dalla minore aliquota applicata sulla contribuzione avvenuta prima del 1996. Il che può incidere fino a un terzo della pensione complessiva della dipendente.

Supponendo, nel caso specifico, che la dipendente abbia un montante contributivo rivalutato pari 350 mila euro, per sapere quanto sarà la pensione è sufficiente applicare il relativo coefficiente di trasformazione per conoscere l’importo della pensione.

In questo caso è pari al 5,028% corrispondete a 63 anni di età. Ne conseguirà una pensione di circa 17.600 euro all’ano ovvero 1.350 euro al mese.

Il confronto con la pensione retributiva e contributiva

Ma quanto prenderebbe la signora se andasse in pensione senza questo nuovo metodo di calcolo? La risposta è di più, come ovvio. Sapere però di quanto non è facile poiché alla parte retributiva dei versamenti si applicherebbe un metodo di calcolo diverso, come del resto, avvenuto fino al 2023 anche con Quota 103.

Approssimativamente c’è da dire che la parte retributiva della pensione per un assicurato che matura quest’anno 41 anni di contributi sarebbe di 12 anni, quasi il 30% del montante contributivo. Su questa percentuale la pensione è calcolata con il metodo della riserva matematica che tiene conto del livello medio di retribuzione percepita negli anni passati. Quindi più favorevole per il lavoratore.

Secondo le stime degli esperti, la differenza fra i due sistemi di calcolo, l’uno misto e l’altro contributivo, può condurre a una percentuale fino al 17% dell’importo. La nostra dipendente prenderebbe quindi circa 20.000 euro anziché 17.600 se fosse potuta uscire con Quota 103 l’anno scorso quando le regole di calcolo erano diverse. Una bella differenza, pari a 185 euro in più al mese.

Ma non tutto è perduto. Se la signora che ci scrive può attendere altri 10 mesi, potrà uscire con una rendita piena. Accedendo alla pensione anticipata con 41 anni e 10 mesi (a prescindere dall’età) si ottiene infatti una prestazione calcolata con il metodo misto e quindi più favorevole. Ovviamente questo comporta attendere ancora del tempo e prendere in considerazione l’uscita dal lavoro nel 2025.

Riassumendo…

  • Il metodo di calcolo della pensione con Quota 103 da quest’anno è solo quello contributivo.
  • Partendo dai contributi versati si può simulare la rendita che si andrà a percepire.
  • Optare per Quota 103 quest’anno implica una penalizzazione fino al 17% della pensione a calcolo.