Da oggi è possibile presentare domanda di pensione anticipata con Quota 103 secondo le nuove regole previste dalla legge di bilancio 2024. L’Inps ha appena aggiornato l’applicativo che consente di istruire le istanze e validarle tramite in portale telematico online. L’opzione è consentita a tutti coloro che hanno maturato o maturano entro il 31 dicembre di quest’anno 62 anni di età e 41 di contributi.

Con il messaggio n. 454 del 1 febbraio 2024 l’Inps spiega le modalità per presentare domanda di pensione anticipata con Quota 103 ai propri assicurati.

La deroga al sistema ordinario di pensionamento a 67 anni di età in scadenza nel 2023 è stata infatti prorogata di altri 12 mesi con alcuni accorgimenti che prevedo penalizzazioni. Chi decide di usufruire del diritto dovrà, infatti, mettere in conto alcune restrizioni che incidono sul calcolo dell’assegno.

Pensione anticipata con Quota 103, via libera alle domande

Ricordiamo che Quota 103, introdotta con la finanziaria 2023 per sostituire Quota 102, è riservata a tutti i lavoratori, pubblici e privati, che maturano i requisiti anagrafici e contributivi di 62 anni di età e 41 di contributi. Uomini e donne possono quindi fruire di questa opportunità, ma da quest’anno devono mettere in conto tre importanti penalizzazioni. Vediamole.

La più tosta riguarda il sistema di calcolo della pensione che dal 1 gennaio 2024 avviene con il sistema contributivo anche per gli anni di lavoro ricadenti nel sistema retributivo, cioè ante 1996. Tradotto, si andrà a perdere circa il 15-20% dell’importo dell’assegno rispetto al conteggio con il sistema misto e che era valido per Quota 103 fino all’anno scorso.

C’è poi la finestra mobile di uscita che si allunga a 7 mesi per i lavoratori dipendenti del settore privato e gli autonomi, mentre diventa di 9 mesi per i dipendenti del pubblico impiego. Tempi più lunghi, quindi, prima di vedere arrivare il primo rateo di pensione in banca. Ma non è solo questo il punto.

C’è anche da considerare il limite massimo di pagamento della pensione. Da quest’anno l’Inps corrisponderà agli aventi diritto che fanno richiesta di Quota 103 un massimo pari 4 volte l’importo del trattamento minimo del 2023. Cioè circa 2.255 euro al mese fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia (oggi 67 anni). Allo stesso tempo non si potrà integrare l’assegno con altri redditi da lavoro dipendente o autonomo.

Come presentare domanda di pensione flessibile all’Inps

E vendiamo alle modalità di presentazione della domanda di pensione con Quota 103 all’Inps. Per chi fa da sé, occorre accedere al sito Inps mediante credenziali Spid, Cie o Cns. Una volta dentro il portale bisogna selezionare:

nuova prestazione pensionistica

Da qui si deve andare su “Anzianità/Anticipata/Vecchiaia” > “Pensione di anzianità/anticipata” > “Requisito Quota 103”. E infine selezionare il fondo pensione di appartenenza.

In alternativa, per chi non possiede le credenziali di accesso o non ha dimestichezza con l’uso di internet, può rivolgersi gratuitamente ai patronati. O anche telefonando al Contact Center Inps ai seguenti numeri:

  • 803 164 da telefono fisso
  • 06 164164 da telefono cellulare

Una volta presentata la domanda, l’Inps verificherà la sussistenza dei requisiti e liquiderà la pensione (o la respingerà in caso negativo) comunicando la data di pagamento del primo assegno. L’esito è trasmesso via mail e Sms laddove se presente numero di cellulare negli archivi Inps. Il pagamento della pensione decorre dopo 7 mesi dalla maturazione dei requisiti (9 mesi se si tratta di dipendente pubblico).

Riassumendo…

  • Da oggi è possibile presentare all’Inps domanda di pensione con Quota 103.
  • Le nuove regole prevedono tre importanti penalizzazioni che è bene conoscere prima.
  • Per inoltrare domanda di pensione bisogna essere in possesso di Spid, Cie o Cns.