Come andare in pensione anticipata nel 2024 se non si rientra nelle deroghe speciali? O meglio in quelle opzioni temporanee meglio conosciute come Quota 103, Opzione Donna e Ape Sociale? Ebbene nel groviglio normativo che avvolge anche il sistema previdenziale le scappatoie non mancano. E’ anche per questo che l’Ocse bacchetta continuamente l’Italia sul fatto che l’età di pensionamento da noi è più bassa che negli altri Paesi.

Per chi non possiede i requisiti previsti da Quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi), Opzione Donna (61 anni di età e 35 di contributi) o Ape Sociale (63 anni e 5 mesi di età e almeno 30 di contributi) le strade alternative alla pensione di vecchiaia restano poche.

In condizioni normali, cioè per la maggior parte dei lavoratori, l’alternativa al pensionamento a 67 anni di età è costituita da poche strade percorribili.

Come andare in pensione anticipata nel 2024

La più nota è la pensione anticipata con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne) a prescindere dall’età anagrafica. Una volta raggiunta questa soglia è possibile fare domanda di pensione all’Inps. La decorrenza, in base alla finestra mobile, è 3 mesi dopo la maturazione del requisito contributivo previsto se si lavora nel settore privato e di 6 mesi se si è dipendenti pubblici.

Sulla falsariga di questo meccanismo c’è anche la possibilità di andare in pensione con Quota 41, cioè con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica se si ha iniziato a lavorare presto. E’ la cosiddetta pensione per lavoratori precoci che prevede, oltre al possesso di 41 anni di contribuzione, anche il versamento di almeno 12 mesi di contributi prima del compimento del 19 esimo anno di età. Vale solo per i lavoratori che hanno iniziato a lavorare versando nel sistema retributivo. La domanda di pensione va presentata entro il 1 marzo 2024.

Per i militari e gli appartenenti alle forze dell’ordine la pensione anticipata scatta con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica (finestra mobile di 15 mesi).

Confermata fino al 2026 anche la possibilità di lasciare il servizio a 58 anni di età con almeno 35 di contributi (finestra mobile di 12 mesi). In ogni caso la pensione di vecchiaia si matura per la generalità degli appartenenti alle forze armate e di polizia al compimento dei 60 anni (età ordinamentale).

Lavori usuranti e notturni

Ma si può lasciare il lavoro in anticipo anche se si ricoprono o si sono ricoperte mansioni lavorative usuranti o di notte. Il diritto a tale prestazione sorge a partire da 61 anni e 7 mesi di età con almeno 35 anni di contributi versati. Detti versamenti non debbono necessariamente essere riferiti ai soli mestieri usuranti svolti dal lavoratore. E’ abbastanza aver svolto il lavoro faticoso per sette anni, nell’ultimo decennio, o per sei anni negli ultimi sette. Vi rientrano anche i lavoratori notturni che svolgono l’attività di notte per un numero minimo di ore, così come stabilito dalla normativa.

La domanda di pensione anticipata deve essere presentata all’Inps entro il 1 maggio 2024 per via telematica. Si tratta per l’esattezza di una istanza di verifica dei requisiti maturati o maturandi per ottenere la pensione nel 2024. L’istanza all’Inps deve essere corredata da tutta la documentazione comprovante il tipo di attività svolta e la durata.

Non è quindi una vera e propria domanda di pensione, ma una richiesta di ricognizione dei requisiti relativi all’attività usurante svolta. Qualora l’Istituto di previdenza fornisca riscontro positivo, sarà cura del lavoratore presentare successivamente la domanda di pensione.

Riassumendo…

  • La pensione anticipata coi soli contributi versati a prescindere dall’età anagrafica.
  • I militari vanno in pensione prima dei 67 anni di età.
  • Chi svolge lavori usuranti o notturni ha diritto a uscire a partire da 61 anni e 7 mesi di età.