In arrivo il pignoramento del 730 per i debitori nei confronti del fisco. Una vera e propria rivoluzione nel sistema dei pagamenti che cambierà notevolmente le abitudini dei contribuenti. Il Ministero dell’Economia e delle Finanza sta infatti potenziando le armi a disposizione per recuperare i 7,2 miliardi di euro di coperture finanziarie mancanti e previsti in manovra di bilancio per congelare l’aumento dell’Iva e per tagliare il cuneo fiscale.

Si sta pertanto discutendo in Parlamento un provvedimento tale da consentire all’ Agenzia delle Entrate di regolare i conti fiscali dei debitori direttamente alla fonte agendo sulle dichiarazioni dei redditi nel modello730.

In sostanza, per chi ha contratto debiti nei confronti del fisco e non li ha saldati, in automatico l’Agenzia potrà prelevare le somme a credito liquidabili con la dichiarazione per estinguere in tutto o in parte le pendenze fiscali con l’erario. La proposta dovrebbe essere inserita nel decreto fiscale che anticiperà la legge di bilancio 2020 e che dovrebbe essere presentato dalle Camere ufficialmente la prossima settimana.

Il pignoramento dei crediti sul modello 730

Il nuovo meccanismo agirebbe così sui tempi più che sui modi rendendo più efficace e rapida l’azione di recupero delle somme che finora ha seguito un iter diverso. Si parla in questo senso di “pignoramento del 730”, ma consiste essenzialmente in un meccanismo di compensazione fra debiti e crediti.  In sostanza, si tratterà di una compensazione automatica e obbligatoria di tutti i debiti contratti dal contribuente nei confronti del fisco con i crediti d’imposta rinvenenti dalle dichiarazioni reddituali per somme iscritte a ruolo e non ancora pagate. Compensazione che non varrà per chi sta già estinguendo i debiti con pagamenti rateali o per chi ha deciso di saldare a parte.

Quali debiti si potranno compensare

I crediti e i debiti iscritti a ruolo saranno quelli riferenti al Irpef, all’ Irap, al Ires e anche alle multe e il sistema agirà come per il calcolo dell’Iva.

Ma come funziona il meccanismo? Il contribuente trasmetterà normalmente il 730 come ogni anno all’Agenzia delle Entrate e questa, se vi è un credito da liquidare, prima di erogarlo attenderà 60 giorni per effettuare le opportune verifiche con lo stato dei pagamenti. Se non risultano pendenze fiscali iscritte a ruolo, il contribuente riceverà il credito d’imposta o il rimborso diretto, se invece vi sono pendenze, queste verranno dedotte e compensate dalla cifra a credito. L’operazione sarà in ogni caso notificata al contribuente entro 30 giorni il quale potrà contestarla o accettarla.

Il nuovo sistema di compensazione dei crediti e dei debiti fiscali avrà il merito di risparmiare tempo, soldi per le comunicazioni e notifiche e agevolerà il contribuente sgravandolo di incombenze amministrative e burocratiche. L’intento ovviamente è quello di fare in modo che lo Stato incassi più rapidamente possibile i soldi che deve recuperare, ma è anche un valido strumento che alleggerirà il cittadino da preoccupazioni di sorta.