Con la fine di quota 100 andare in pensione a 62 anni non è più possibile. Quota 102, introdotta in via transitoria per 12 mesi, prevede il possesso di una età anagrafica non inferiore a 64 anni.

Andare in pensione a 62 anni è rimasta quindi una prerogativa riservata a pochissimi lavoratori. Oltre alle donne che possono ancora accedere al pensionamento anticipato con Opzione Donna, vediamo chi ne ha diritto.

Come andare in pensione a 62 anni

Come detto, Opzione Donna riserva al gentil sesso la possibilità di uscire dal lavoro al compimento di 58 anni di età (59 per le lavoratrici autonome) con almeno 35 anni di contributi alle spalle.

Ma altri può uscire a 62 anni di età dal lavoro? Sempre le donne che possono accedere ad Ape Sociale con almeno 30 anni di contributi o 36 se trattasi di lavoro usuranti. La legge concede alle lavoratrici fino a due anni di sconto sull’età pensionabile in presenza di uno o più figli. Quindi meno dei 63 anni previsti da Ape Sociale.

Poi ci sono i dipendenti, sempre privati, delle Pmi in crisi per i quali lo Stato ha stanziato un fondo per accompagnarli alla pensione con quota 100. Unica deroga prevista.

Uscita anticipata per lavoratori precoci

La legge prevede poi che possano andare in pensione in anticipo, e quindi anche con meno di a 62 anni di età, coloro che hanno iniziato a lavorare presto. Si tratta dei lavoratori precoci, cioè coloro che possono far valere almeno 12 mesi di lavoro prima del compimento dei 19 anni di età.

Per questa categoria di lavoratori, il diritto alla pensione scatta al raggiungimento dei 41 anni di contributi versati, indipendentemente dall’età anagrafica. In teoria, quindi, si potrebbe accedere alla pensione anche prima dei 62 anni di età.

Un’altra possibilità di uscita dal lavoro anticipata è prevista dalla stessa legge Fornero che consente il pensionamento alla maturazione di 42 anni e 10 mesi di contributi (12 mesi in meno per le donne).

Questo a prescindere dall’età anagrafica e fino al 2026.