“Un veicolo finanziario che acquisti i crediti fiscali, certificati come certi, liquidi ed esigibili da un primo cessionario, ed esegua un ponte per cedere nuovamente tali crediti a terzi secondo il loro calendario di scadenze fiscali, affinché ne abbiano un vantaggio diretto ed immediato”. Questo quanto dichiarato dal Ceo di Enel X che sarà chiamata a gestire la nuova piattaforma per la cessione dei crediti legata ai bonus edilizi con possibile affiancamento da parte di banche e altri investitori. L’obiettivo è quello di mettere in contatto domanda e offerta di crediti fiscali per permettere in primis alle imprese che hanno crediti incagliati nel portafoglio di liberarsene ma allo stesso tempo darà la possibilità ad altre imprese di rilevare tali crediti per pagare imposte e contributi.

Le imprese hanno convenienza ad acquisire crediti fiscali ad un prezzo più basso del loro valore nominale.

Detto ciò, la nuova piattaforma potrebbe portare ad un aumento del prezzo di vendita dei crediti fiscali. Dunque dovrebbe cambiare il trend degli ultimi mesi nei quali, lo sconto richiesto dai compratori è arrivato fino al 50%.

Lo stop alla cessione del credito e la questione dei crediti incagliati

La nuova piattaforma dovrebbe aiutare il sistema a smaltire i circa 20 miliardi di crediti incagliati. Nonché immettere nel mercato quei crediti che saranno generati dalle residue possibilità di cessione e sconto in fattura previste dal DL 11/2023, c.d. decreto superbonus.

Infatti, cessione del credito e sconto in fattura sono ancora possibili se alla data del 16 febbraio:

  • per gli interventi diversi da quelli effettuati dai condomini, risulta presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) o presentato altro titolo abilitativo per i lavori diversi al superbonus;
  • per gli interventi effettuati dai condomini, deve risulta adottata la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori e risulti presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA)
  • per gli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici, risulti presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo;
  • per gli interventi per i quali non è prevista la presentazione di un titolo abilitativo (edilizia libera), è richiesto l’inizio dei lavori.

Anche per il sismabonus acquisti vale il titolo abilitativo.

Inoltre, le suddette opzioni rimarranno in vigore in riferimento a:

  • interventi di eliminazione delle barriere architettoniche agevolati al 75%;
  • interventi effettuati nei comuni dei territori colpiti da eventi sismici verificatisi a far data dal 1° aprile 2009 (e in quelli danneggiati dagli eventi meteorologici verificatisi a partire dal 15 settembre 2022 nei territori della Regione Marche);
  • lavori realizzati dagli IACP (case popolari), dalle cooperative di abitazione a proprietà indivisa. Nonché dalle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS) o dalle organizzazioni di volontariato (ODV).

Tali soggetti, IACP, ONLUS e ODV, possono avvalersi dell’opzioni sopra citate a condizione che risultino già costituiti alla data di entrate in vigore del decreto in esame.

La nuova piattaforma con a capo Enel X. Aumentano i prezzi di cessione del credito?

Fatta tale doverosa ricostruzione, veniamo alla creazione della nuova piattaforma per la cessione del credito. Come confermato dal Ceo di Enel X Venturini “l’obiettivo è quello di «fare diventare il veicolo una soluzione strutturale e duratura nel tempo. Una soluzione aperta alla partecipazione di molteplici soggetti privati, una soluzione di sistema Paese»

Il funzionamento della piattaforma dovrebbe essere simile almeno in parte a quello del portale promosso dalle Camere di Commercio d’Italia e dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, in linea con la normativa vigente. Il riferimento è al portale Sibonus.

La nuova piattaforma per la cessione del credito potrebbe portare ad un aumento dei prezzi di cessione dei crediti; in sostanza chi vende il credito dovrebbe perdere meno soldi rispetto agli ultimi mesi; infatti, se non c’è richiesta di crediti dunque la domanda è bassa, chi acquista pretende di ottenere un prezzo molto più basso rispetto a quello che è il valore nominale del credito stesso.

La situazione dovrebbe cambiare in meglio per chi cede i crediti.

In base ai dati disponibili sulla piattaforma Sibonus, a oggi lo sconto medio richiesto/imposto da chi acquista il credito è il seguente:

  • bonus facciate 26,4%;
  • bonus ristrutturazione 26,2%
  • ecobonus 26,9%;
  • sismabonus 20,4%;
  • superbonus 15,4%.

Dunque si tratta di tagli molto importanti per chi cede il credito; con alcuni cessionari addirittura si è arrivati anche a sconti del 50%.

La nuova piattaforma dovrebbe portare verso l’alto il prezzo di cessione dei crediti.