Il 12 maggio 2021, il Mic, di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze, ha pubblicato il decreto attuativo relativo al cosiddetto “bonus videogiochi”.

Si tratta, sostanzialmente, di un credito d’imposta in favore dei produttori di videogiochi pari al 25 per cento del costo di produzione di videogiochi italiani, fino all’ammontare massimo annuo di euro 1.000.000 per ciascuna impresa di produzione ovvero per ciascun gruppo di imprese.

Per accedere al bonus, i produttori dovranno rispettare alcuni paletti ben precisi imposti dalla stessa normativa.

Vediamo meglio di cosa si tratta.

Bonus Videogiochi, cos’è?

Il bonus videogiochi (legge n. 220/2016, articolo 15) consiste in un credito d’imposta in favore dei produttori di videogiochi pari al 25% del costo di produzione degli stessi, fino all’ammontare massimo annuo di un milione di euro per ciascuna impresa di produzione ovvero per ciascun gruppo di imprese. L’indennizzo in questione e le altre misure di sostegno pubblico, ad ogni modo, non possono superare, complessivamente, il 50% del costo del videogioco.

Il beneficio è riconosciuto in relazione agli investimenti effettuati per la produzione di videogiochi italiani e che sono stati riconosciuti da una commissione esaminatrice come opere di valore culturale e che:

“contribuiscono allo sviluppo della creatività italiana ed europea nei videogiochi attraverso elementi di qualità, originalità e innovazione tecnologica e artistica”.

A pena di decadenza, il beneficio spetta a condizione che un importo non inferiore al credito d’imposta riconosciuto sia speso in Europa.

In bonus videogiochi, inoltre, può essere erogato solamente a società di capitali o di persone con un capitale sociale minimo interamente versato e un patrimonio netto non inferiori a diecimila euro. Non possono chiedere il contributo le associazioni culturali e le fondazioni senza scopo di lucro.

Il riconoscimento del beneficio, inoltre, è subordinato all’autorizzazione della Commissione europea.

Entro sessanta giorni da tale autorizzazione, la DG Cinema e Audiovisivo provvede all’erogazione del bonus.

Come farne richiesta?

Il bonus videogiochi deve essere “prenotato” entro i termini stabiliti con provvedimento del direttore generale Cinema e Audiovisivo e la lavorazione del videogioco deve iniziare entro i 180 giorni successivi.

L’istanza va poi confermata entro centottanta giorni dalla data della prima commercializzazione e, comunque, non oltre 36 mesi dalla pubblicazione del decreto; il quale riporta l’elenco delle opere e delle imprese beneficiarie e il riconoscimento del credito d’imposta teorico spettante.

Il bonus maturato è utilizzabile dal 10 del mese successivo a quello in cui la Dg Cinema e Audiovisivo pubblica l’elenco delle opere ammesse al bonus.

 

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