Che si viva a Milano o a Napoli. Che si viva in una grande o piccola città. O che si viva nel piccolo paese di provincia, nessuno è escluso dal bonus rubinetti. Noto anche come bonus acqua potabile, è stato introdotto dal 2021 e si concretizza in un credito d’imposta riconosciuto a fronte di spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di:

  • filtraggio;
  • mineralizzazione;
  • raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare.

Deve, in ogni caso, trattarsi di sistemi finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.

Possono accedervi sia i NON titolari di partita IVA sia esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.

I limiti di spesa

E’ stato introdotto per le spese sostenute nel 2021, 2022 e 2023. Il bonus rubinetti è previsto sul un limite massimo di spesa pari a:

  • 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche;
  • 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

Ad ogni modo, l’esatta misura del credito spettante è stabilita ogni anno dall’Agenzia Entrate in base al rapporto tra le comunicazioni di spesa presentate e le risorse disponibili. Ad esempio, con riferimento alle spese sostenute nel 2022, il bonus rubinetti spettante a ciascun richiedente ammesso è pari al 17,9005% della spesa sostenuta (Provvedimento Agenzia Entrate del 3 aprile 2023).

Trovi qui un esempio di calcolo del bonus acqua potabile.

Bonus rubinetti, cosa fare per avere 1.000 o 5.000 euro

Il riconoscimento del bonus rubinetti non è automatico. Chi vuole averlo deve presentare la comunicazione delle spese sostenute. Tale comunicazione si presenta all’Agenzia Entrate nel periodo compreso tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo al sostenimento delle spese stesse.

Quindi, per le spese sostenute nel 2023, la comunicazione deve farsi nel periodo 1° febbraio 2024 – 28 febbraio 2024.

Ed è sulla base del rapporto tra le comunicazioni ricevute e le risorse disponibili che poi l’Agenzia Entrate determinerà la percentuale di credito d’imposta spettante.

Il pagamento della spesa deve risultare da strumento tracciabile. Quindi, non contanti.
Una volta riconosciuto, il bonus rubinetti si utilizza in compensazione in F24 (codice tributo 6975). Solo i soggetti NON titolari di partita IVA possono anche utilizzarlo nella dichiarazione redditi nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento delle spese agevolabili e in quelle successive fino a quando non se ne conclude l’utilizzo.

Riassumendo…

  • il bonus rubinetti per spese 2023 spetta per spese relative all’acquisto di sistemi finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti
  • per averlo bisogna inviare all’Agenzia Entrate la comunicazione spese sostenute nel 2023
  • tale comunicazione deve inviarsi nel periodo 1° febbraio 2024 – 28 febbraio 2024
  • l’Agenzia Entrate sulla base delle comunicazioni ricevute e risorse disponibili definirà la percentuale di credito d’imposta spettante
  • ad ogni modo il bonus si può applicare su un limite massimo di spesa pari a 1.000 euro per ciascun immobile (per le persone fisiche) ovvero 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.