Il Garante per la protezione dei dati personali ha appena espresso il suo parere positivo sullo schema di decreto del ministero della Salute che prevede l’erogazione del cosiddetto bonus occhiali. Stiamo parlando del contributo pari a 50 euro a favore dei soggetti con un reddito basso per l’acquisto di occhiali e di lenti a contatto correttive. Vediamo meglio di cosa si tratta e come farne richiesta.

Cos’è è a chi spetta questo nuovo sconto?

Il bonus occhiali, sostanzialmente, consiste in uno sconto del valore di 50 euro per l’acquisto di occhiali e di lenti a contatto correttive.

Non tutti, ad ogni modo, potranno accedere al bonus. Lo stesso, infatti, è destinato solamente ai soggetti con un reddito ISEE non superiore ai 10 mila euro.

Le risorse stanziate per il bonus occhiali sono pari a 15 milioni di euro per il triennio 2021, 2022 e 2023 (5 milioni di euro all’anno).

Seppur il bonus occhiali era stato istituito già alcuni anni fa, con la legge di bilancio 2021, non era ancora stato reso operativo, in quanto si attendeva il relativo decreto attuativo con le istruzioni per farne richiesta e il parere del garante per la protezione dei dati personali.

Per fortuna, il bonus ha una durata di 3 anni. Ciò significa che chi ha già acquistato gli occhiali può ancora richiedere il rimborso. Ovviamente, in questo caso, è necessario essere in possesso del giustificativo di spesa (lo scontrino) con i vari dati.

Bonus occhiali, è possibile richiedere un voucher o il rimborso

Con il parere positivo del Garante per la protezione dei dati personali, è finalmente possibile richiedere il bonus occhiali. Il contributo, come già detto, è valido per gli acquisti effettuati tra il primo gennaio 2021 e il 31 dicembre del 2023. Per questo motivo, sarà possibile richiedere il rimborso (in caso di acquisto già effettuato) o un voucher da spendere fino alla fine del prossimo anno.

In entrambi i casi, il richiedente deve registrarsi su un’applicazione web dedicata, che sarà resa disponibile sul sito del Ministero della salute, eccedendo mediante una delle seguenti chiavi:

  • Sistema di identità digitale (Spid);
  • Carta d’identità elettronica (Cie);
  • Carta nazionale dei servizi (Cns).

Nel caso di richiesta del voucher, lo stesso sarà reso disponibile sull’applicazione web, dopo la verifica da parte di Inps del possesso dei requisiti Isee. Il rimborso avverrà sulle coordinate Iban fornite in fase di registrazione insieme a copia della fattura o della documentazione, e prevede la comunicazione all’Agenzia delle entrate dei dati relativi ai rimborsi erogati.