L’Agenzia delle entrate, con la risoluzione n. 65 del 9 novembre, ha istituito il codice tributo per consentire l’utilizzo in compensazione, tramite il Modello F24, del cosiddetto bonus autotrasportatori. Si tratta del credito d’imposta per l’acquisto di gasolio per l’esercizio delle attività di trasporto, previsto dal decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50 (cosiddetto decreto Aiuti). Il contributo è stato Istituito per aiutare gli autotrasportatori in difficoltà economica a causa dell’impennata del prezzo dei carburanti e non solo. Impennata dei pressi che, come sappiamo, è stata causata principalmente dall’attuale conflitto in Ucraina.

Vediamo meglio di cosa si tratta.

Bonus autotrasportatori, cos’è e a chi spetta?

Il bonus autotrasportatori, sostanzialmente, consiste in un credito d’imposta per far fronte all’eccezionale incremento del costo del carburante.
Il bonus è pari al 28 per cento delle spese sostenute nel primo trimestre 2022 per l’acquisto del gasolio, da parte degli autotrasportatori, utilizzato in veicoli di peso superiore a 7,5 tonnellate, di categoria euro 5 o superiore. Il credito è utilizzabile esclusivamente in compensazione,
Secondo quanto si legge nello stesso decreto Aiuti, il bonus autotrasportatori “non concorre alla formazione del reddito d’impresa né della base imponibile Irap, non rileva ai fini del rapporto di deducibilità degli interessi passivi, delle spese e degli altri componenti negativi di reddito ed è cumulabile con altre agevolazioni che hanno ad oggetto gli stessi costi, a condizione che il cumulo, considerata anche la non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile Irap, non comporti il superamento del costo sostenuto”.

Codice tributo per la compensazione tramite il Modello F24

Per consentire l’utilizzo in compensazione del bonus autotrasportatori, con la risoluzione n. 65 del 9 novembre 2022, l’Agenzia delle entrate ha istituito il seguente codice tributo:

  • 6989” denominato “credito d’imposta per l’acquisto di gasolio per l’esercizio delle attività di trasporto – art. 3 del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50”.

Tale codice tributo deve essere esposto nella sezione “Erario” del Modello F24, in corrispondenza della colonna “importi a credito compensati”.

Nel campo “anno di riferimento” va inserito l’anno di sostenimento della spesa, nel formato “AAAA”.
Attenzione, come si legge nella risoluzione sopra citata, l’Agenzia delle entrate, in fase di elaborazione dei modelli F24 presentati dai contribuenti, “verifica che i contribuenti stessi siano presenti nell’elenco dei beneficiari trasmesso dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, e che l’ammontare del credito d’imposta utilizzato in compensazione non ecceda l’importo indicato in tale elenco. La pena è lo scarto del modello F24”.