L’Agenzia delle entrate, con la risposta all’interpello n. 13/2022, ha fornito utili chiarimenti in merito al riconoscimento del cosiddetto bonus affitti in presenza di più rinegoziazioni. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Il quesito del contribuente

L’istante è una persona fisica non residente in Italia, che ha sottoscritto un contratto di locazione come locatore di un immobile ad uso abitativo con decorrenza dal 23 luglio 2015.

Il contratto era stato oggetto di due rinegoziazioni: dal 23/06/2020 al 22/06/2021 la prima e dal

23/06/2021 al 22/07/2022 la seconda.

Ai sensi di legge, l’Istante avrebbe il diritto di poter usufruire del bonus affitti, tuttavia lo stesso riferisce che la piattaforma respinge la relativa istanza in quanto già utilizzata per la prima negoziazione.

Ciò premesso, il contribuente chiede come è possibile effettuare una nuova richiesta per il bonus affitto.

Bonus Affitti, ammesso se viene soddisfatto il requisito temporale

Con il provvedimento n. 180139 del 6 luglio 2021 è stato chiarito che “Il contributo spetta a condizione che: la locazione abbia una decorrenza non successiva al 29 ottobre 2020 e risulti in essere alla predetta data” sia oggetto di rinegoziazione in diminuzione del canone previsto per tutto l’anno 2021 o per parte di esso”, e che il bonus sia destinato ai locatori che dal 25 dicembre 2020 al 31 dicembre 2021 hanno ridotto i canoni del contratto di affitto per tutto o parte dell’anno 2021.

Nel caso in esame, il contratto “iniziale” è ancora in essere alla data del 29 ottobre 2020, la “seconda” rinegoziazione relativa al periodo dal 23/06/2021 al 22/07/2022, dunque, soddisfa il requisito temporale per l’ammissione alla richiesta del contributo.

L’Istante, un soggetto non residente in Italia, deve presentare la domanda per il riconoscimento del bonus via PEC all’Ufficio presso il quale è stato registrato il contratto di locazione in essere, firmata digitalmente e contenente tutti i dati previsti dalla norma.

Insieme al modello dell’istanza, occorrerà inviare anche una nota con la quale il soggetto richiedente il contributo specifica in modo puntuale e chiaro i motivi dell’errore.

 

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