Ha suscitato interesse, e anche preoccupazione in alcuni contribuenti, la notizia delle richieste di restituzione del bonus di 80 euro da parte dell’Agenzia delle Entrate a fronte dell’analisi dei dati collegati al 730 Precompilato 2016.

Restituzione bonus Renzi: gli straordinari contano?

Questo aspetto critico è legato al riconoscimento automatico del bonus Renzi da parte del sostituto d’imposta. E’ quindi il lavoratore beneficiario del bonus Irpef in busta paga che è tenuto a comunicare al datore di lavoro eventuali situazioni che ostano al riconoscimento dello stesso.

Il problema è che la confusione è molta e in alcuni casi neppure il datore di lavoro è consapevole di non avere i requisiti per il bonus Renzi.

Se è noto infatti che il reddito da lavoro è considerato nel complesso, e quindi chi fa più lavori è tenuto ad avvertire tutti i datori per evitare di dover restituire il bonus l’anno successivo in seguito alla dichiarazione, ci sono altre entrate che sono meno scontate e che possono dare adito ad errori. Ricordiamo che la soglia da non superare per avere diritto al bonus Renzi è di 26 mila euro.

Ecco chi deve restituire il bonus Renzi e come viene chiesto il rimborso

Tra questi i guadagni pervenuti tramite Google Adsense e gli affitti da cedolare secca. E’ escluso invece il Tfr anticipato in busta paga.

Compensi Google Adsense e bonus Renzi: cosa sapere

Bonus Renzi e cedolare secca: perché il reddito da affitto conta?

Ovviamente esiste una spiegazione a questa differenza di trattamento e non si tratta di una scelta arbitraria. La cedolare secca è un regime di tassazione facoltativo per i contratti di locazione ad uso abitativo che esclude il reddito ai fini del calcolo dell’Irpef e relative addizionali ma non anche dal calcolo ai fini del riconoscimento di deduzioni, detrazioni o altri benefici tra cui appunto il bonus di 80 euro che in questa sede ci interessa.