Sul bonus da 600 euro ci sono ancora 900 mila domande bloccate. Non è dovuto a un errore dell’Inps, come certi organi di stampa vogliono far credere, ma di informazioni dubbie o incomplete trasmesse dai richiedenti.

Come noto l’Inps dispone di archivi digitali aggiornatissimi e di sistemi di controllo con l’anagrafe fiscale che al minimo dubbio fanno scattare le verifiche da parte degli operatori. Questo per evitare truffe e appropriazioni indebite di fondi, cosa peraltro frequente nei periodi di emergenza e confusione generale.

Bonus 600 euro bloccati per IBAN sbagliati

Delle 900 mila domande ancora in istruttoria, ad esempio, ci sono migliaia di pratiche bloccate a causa di coordinate bancarie errate per le quali l’Inps sta chiedendo direttamente riscontro alle banche. Se il codice IBAN fornito dal beneficiario è diverso dall’intestatario del conto o non è formalmente corretto, il bonifico dell’Inps si blocca e quindi la pratica non viene evasa fin quando l’instradamento non sarà ripristinato correttamente. “Finora abbiamo ricevuto 4,4 milioni di domande per il bonus da 600 euro, ne abbiamo pagate 3,5 milioni, altre 900.000 domande sono in istruttoria“. Lo ha detto il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, nel corso di un’audizione in videoconferenza alla Camera, precisando che “ci sono circa 250.000 IBAN sbagliati, che non risultano, alcuni potrebbero essere fraudolenti. Questo passaggio che sembra il più facile, cioè l’accreditamento sull’IBAN, è per noi quello più difficile. I 3,5 milioni di bonus pagati sono prestazioni di cui abbiamo la certezza di questo IBAN – ha precisato – Poi ce ne sono circa 400.000 che non hanno i requisiti“.

Pagamenti in ritardo in arrivo questa settimana

L’Inps ha comunque assicurato che i pagamenti oggetto di ritardo arriveranno questa settimana. Il tempo necessario per sistemare le pratiche che si sono inceppate per i problemi di cui sopra. Le domande che verranno scartate per difetto di requisiti o per altri motivi potranno essere riesaminate successivamente su istanza del beneficiario.

In ogni caso verrà fornita apposita comunicazione motivata per le richieste di bonus da 600 euro respinte. L’Inps fa inoltre sapere che anche disponibile sul proprio sito internet la possibilità di consultare lo stato della domanda, dal momento della richiesta alla liquidazione. L’Istituto, qualora fosse necessario, potrà chiedere integrazione di informazioni e, come nel caso del codice IBAN non corretto, di verificare l’esattezza dei dati con il proprio istituto prima di respingere la domanda. Il tutto, però, dovrà avvenire online accedendo al sito Inps con le proprie credenziali e codice PIN.