Dalla scorsa settimana, è possibile presentare la domanda per il bonus 200 euro partite iva. Sia l’INPS sia le casse di previdenza private, hanno aperto i canali telematici per la presentazione delle istanze. Da alcuni giorni, circola la voce che in fase di compilazione dell’istanza, sarebbe necessario allegare la propria foto più la carta d’identità. Detto ciò, in molti che l’hanno già presentata si sono allarmati perché non hanno allegato tali documenti.

A questo punto, è giusto chiedersi se ai fini del bonus 200 euro serve allegare la foto a se stante e la carta d’identità o se è possibile farne a meno.

Scopriamolo insieme.

Il bonus 200 euro per le partite iva

Il bonus 200 euro partite Iva, ex art.33 del DL 50/2022, decreto Aiuti e successivo provvedimento attuativo, spetta:

  • ai lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS, nonché i professionisti iscritti alle casse private che, nel periodo d’imposta 2021,
  • hanno percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro.

Non basta possedere tali requisiti. Infatti, alla data del 18 maggio, (data di entrata in vigore del decreto Aiuti), chi richiede il bonus, deve:

  • essere già iscritto alla gestione autonoma;
  • essere titolare di partita IVA attiva;
  • aver versato almeno un contributo nella gestione d’iscrizione per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 (con scadenza di versamento al 18 maggio 2022).

In alcuni casi, il bonus può salire da 200 a 350 euro, infatti si parla di bonus 350 euro partite iva.

La presentazione della domanda di bonus. Serve la foto e la carta d’identità?

Come detto in premessa, dalla scorsa settimana è possibile richiedere il bonus 200 euro sia all’INPS sia alle case di previdenza private. Per presentare la domanda, è necessario seguire precise istruzioni di compilazione.

In fase di presentazione della domanda, viene domandato al richiedente di attestare quanto segue:

  • di essere lavoratore autonomo/libero professionista;
  • di non essere titolare di trattamenti pensionistici diretti alla data del 18 maggio 2022;
  • di non essere percettore delle indennità una tantum di cui agli articoli 31 e 32 del decreto Aiuti;
  • di non avere percepito nell’anno di imposta 2021 un reddito complessivo superiore all’importo di 35.000 euro;
  • di non avere percepito nell’anno di imposta 2021 un reddito complessivo superiore all’importo di 20.000 euro (attestazione alternativa alla precedente, in tale caso si ha diritto al bonus 350 euro);
  • di essere iscritto, alla data del 18 maggio 2022, di entrata in vigore del decreto Aiuti, a una delle gestioni previdenziali dell’INPS.

Detto ciò, il decreto attuativo sopra citato, prevede, all’art.

3 comma 4 che:

All’istanza deve essere allegata copia fotostatica del documento di identità in corso di validità e del codice fiscale nonché le coordinate bancarie o postali per l’accreditamento dell’importo relativo al beneficio.

Da qui, in merito a tale previsione, L’INPS e alcune casse di previdenza private, non permettono di allegare il proprio documento di identità.

Tuttavia, non c’è da preoccuparsi, se la domanda è stata presentata correttamente, il richiedente riceverà comunque il bonus 200 euro partite iva.