La tassa automobilistica, chiamata comunemente “bollo auto“, è la tassa più odiata dagli italiani. Va pagata ogni anno e la sua scadenza risulta difficile da ricordare, forse per lo stesso motivo di non accettarla. Ci si chiede se i redditi bassi e la demolizione dell’auto, esonerano dal pagamento. Analizziamo cosa fare in questi casi, rispondendo al quesito di un lettore.

Bollo auto non pagato e auto demolita

Sono più di 11 anni che mi hanno sospeso la patente per le medicine molto forti che mi dava il dottore ,ho pagato per qualche anno dopo di che non l’ho pagato più; ora la macchina è un anno che è demolita cosa mi devo aspettare? 
Visto che prendo 285 al mese se il governo non ci renda giustizia.

La cancellazione al P.R.A. non esonera dal pagamento

La cancellazione dell’auto al P.R.A. per demolizione non esonera al pagamento del bollo. Ricordiamo che la tassa automobilistica va pagata solo per il fatto di possedere un’autovettura. Quindi, lei comunque deve pagare i bolli non pagati prima della rottamazione dell’auto. Il bollo auto non è collegato ai redditi, quindi anche se una persona è incapiente perché ha redditi minimi o senza redditi, il solo fatto di possedere un’auto, obbliga al pagamento della tassa.

Fino al 30 aprile era possibile aderire alla rottamazione ter, che prevedeva di rottamare le cartelle esattoriali dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017, senza il pagamento di sanzioni e interessi, con la possibilità di rateizzare l’importo in 18 rate spalmate in cinque anni, con scadenze prefissate.

Si prevede una nuova pace fiscale, al momento è solo una proposta.

Il mio consiglio è di rivolgersi agli uffici dell’Agenzia delle Entrate Riscossione territoriale, e con il suo codice fiscale, controllare le pendenze in corso. Ricordiamo che è possibile che alcune siano state cancellate con lo stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro, che includeva le cartelle esattoriali tra il 2000 e il 2010.

Lo stralcio entro il 31 dicembre 2018 è stato operato in modo automatico dall’Agenzia delle Entrate, senza informare il contribuente. Richiedendo un estratto lei può controllare la sua posizione debitoria e poi valutare cosa fare.

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Non si forniscono risposte in privato.”