Prezzi dei biglietti dei mezzi di trasporto alle stelle. Come era prevedibile, le prime ripercussioni del coronavirus si sono manifestate sul rincaro dei trasporti, treni e aerei su tutti, ma anche traghetti e presto bus, metrò e taxi.

Con il costo delle benzina ai minimi storici e con un’economia messa in ginocchio, si sta quindi facendo di tutto per disincentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, nonostante gli inviti di governo ed enti locali a prediligerli rispetto all’automobile. Ma tant’è, la gente si sposta coi mezzi che costano meno e il governo finora non è intervenuto per calmierare i prezzi preferendo la campagna pubblicitaria dei bonus.

Da Milano a Roma in treno costa 129 euro

All’atto pratico, quindi, con l’avvio della fase 2 si registra una impennata dei prezzi dei biglietti aerei, e ripercussioni si registrano anche sul fronte ferroviario. Lo denuncia oggi il Codacons che ha  monitorato le tariffe praticate da Alitalia e Trenitalia su alcune tratte. Chi durante la fase 2 vuole spostarsi per il Paese per raggiungere il proprio domicilio, abitazione o residenza, così come prevede il nuovo decreto, dovrà mettere mani al portafogli e subire un vero e proprio salasso – spiega il Codacons -. I posti ancora disponibili su treni e aerei sono ancora pochi, e per quelli acquistabili i prezzi sono in alcuni casi astronomici: per volare da Milano a Lamezia Terme il primo volo disponibile è domenica 10 maggio, e un posto a bordo arriva a costare 415 euro. Per il volo Alitalia Roma-Milano del 6 maggio, il costo del biglietto raggiunge invece 375 euro. Non va meglio sul fronte ferroviario: un biglietto per il Frecciarossa Milano-Roma costa 129 euro (partenza 6 maggio), mentre per spostarsi in treno da Milano a Napoli nella giornata di sabato 9 maggio col Frecciarossa si spendono ben 262 euro.

Prezzi treni e aerei troppo alti

Lo stato dovrebbe intervenire a sostegno del trasporto pubblico disincentivando l’utilizzo dei mezzi più inquinanti come le auto.

Non solo, permettendo che le compagnie alzino liberamente le tariffe tentando di recuperare quanto hanno perso finora è una mossa perdente in partenza che peggiorerà solo la situazione. I prezzi vanno abbassati ulteriormente se si vuole far ripartire treni e aerei. “Il rischio è che i vettori aerei e le società ferroviarie aumentino i prezzi dei biglietti per far fronte alle disposizioni sulle distanze di sicurezza, che portano treni ed aerei a partire con un numero ridotto di passeggeri riducendo i ricavi per gli operatori – afferma il presidente Carlo RienziE’ inammissibile che le restrizioni legate al Covid ricadano sulle tasche degli utenti, e i prezzi dei biglietti in questo periodo di emergenza andrebbero calmierati ed essere slegati alla domanda, mentre il numero di aerei e treni in circolazione andrebbe raddoppiato. Per tale motivo presentiamo oggi un esposto all’Antitrust, Enace al Ministero dei trasporti, chiedendo di aprire una indagine sulle tariffe nel settore dei trasporti nella fase 2“.