Chi presenta la domanda per l’assegno unico già a gennaio 2022 e febbraio 2022 riceverà il pagamento dell’importo mensile già a partire da marzo. Chi presenta la richiesta dopo febbraio ma entro il 30 giugno 2022 riceverà anche il pagamento degli arretrati da marzo.

Chi, invece, presenta la richiesta dopo il 30 giugno 2022, perde gli arretrati e inizierà a ricevere il pagamento dal mese di agosto 2022.

Queste le regole dettate dall’INPS.

Le regole per l’ISEE nell’assegno unico

L’importo dell’assegno unico dipende dall’ISEE del nucleo familiare.

Alla domanda, da presentare all’INPS, è possibile o meno allegare l’ISEE. In dettaglio:

  • se alla richiesta si allega subito l’ISEE, l’importo dell’assegno è commisurato immediatamente al valore ISEE stesso
  • se, ad esempio, il richiedente presenta domanda a gennaio senza allegare ISEE, questi riceverà da marzo 2022 l’assegno con l’importo minimo e potrà, entro il 30 giugno 2022 inviare l’ISEE. In questo modo, l’importo dell’assegno unico sarà successivamente rettificato e commisurato al valore ISEE stesso (la rettifica decorrerà da marzo e, quindi, saranno pagati anche gli importi arretrati)
  • laddove, invece, il richiedente presenta domanda e non allega l’ISEE (ne intende allagarlo entro il 30 giugno 2022) riceverà come pagamento l’importo minimo previsto.

Come avere l’ISEE

Ricordiamo che per ottenere l’ISEE è necessario presentare la DSU (dichiarazione sostitutiva unica), in cui devono esser riportati i dati reddituale e patrimoniali dei componenti il nucleo familiare. Per L’ISEE 2022 (necessario per l’assegno unico) i dati devono riferirsi a due anni prima, quindi al 31 dicembre 2020.

Per la presentazione della DSU è possibile recarsi presso uno degli intermediari abilitati a prestare l’assistenza fiscale (CAF), ovvero è ammesso presentarla online sul sito internet dell’INPS mediante credenziali SPID, Carta di Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi.

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