L’assegno unico può essere richiesto anche senza ISEE. Infatti, la presentazione dell’ISEE non è obbligatoria, tuttavia, non presentandolo si ha diritto solo all’importo minimo previsto per l’Assegno unico. Sarà comunque possibile inviare l’ ISEE successivamente e avere accesso all’importo specifico per il proprio nucleo familiare. Per coloro che inviano ISEE entro il 30 giugno, verranno riconosciuti gli importi spettanti a decorrere dal mese di marzo.

È obbligatorio comunicare eventuali variazioni del nucleo familiare tramite ISEE.

Proprio su questo punto, come deve essere individuato il nucleo familiare alla data di presentazione della Dichiarazione sostitutiva unica, c.

d DSU, propedeutica all’ottenimento dell’ISEE.

Ecco quali sono le regole da seguire.

L’assegno unico universale, Auu

L’assegno unico universale, Auu, è stato istituito con il D.Lgs n° 230 del 2021.

L’assegno unico e’ riconosciuto ai nuclei familiari:

  • per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, decorre dal settimo mese di gravidanza;
  • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di eta’, per il quale ricorra una delle seguenti condizioni: frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea; svolga un tirocinio ovvero un’attivita’ lavorativa epossieda un reddito complessivo inferiore  a 8.000 euro annui; sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego; svolga il servizio civile universale;
  • per ciascun figlio con disabilita’ a carico, senza limiti di eta’.

Detto ciò, il suddetto decreto individua nello specifico gli importi spettanti.

A tal proposito, per ciascun figlio minorenne e’ previsto un importo pari a 175 euro mensili. Tale importo spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente secondo gli importi indicati nella tabella 1 (allegata al decreto), fino a raggiungere un valore pari a 50 euro in corrispondenza di un ISEE di 40.000 euro.

L’assegno spetta, in misura ridotta, per i figli maggiorenni fino al compimento dei 21 anni di età. Sempre in base alle ISEE. Cosi dispone l’art.4 del suddetto decreto legislativo.

La verifica del nucleo familiare alla presentazione della DSU

Se non si presenta l’ISEE, gli importi riconosciuti a titolo di assegno unico sono quelli minimi.

Da qui, per ottenere gli importi pieni, è necessario allegare alla domanda dell’Auu anche l’ISEE.

A tal fine si ricorda che (Fonte portale Agenzia delle entrate):

  • l’ISEE ordinario ha validità a decorrere dal 1° gennaio o, se successiva, dalla data di presentazione della DSU, fino al 31 dicembre dell’anno a cui fa riferimento,
  • se la situazione lavorativa, economica o patrimoniale dei componenti del nucleo familiare è significativamente variata rispetto alla situazione rappresentata nella DSU ordinaria è consentito far ricorso all’ISEE corrente.

Dunque, è necessario essere in possesso di un ISEE valido, richiedibile dal 1° gennaio 2022.

Sarà necessario altresì, comunicare eventuali variazioni del nucleo familiare tramite ISEE.

Proprio su questo punto, come deve essere individuato il nucleo familiare alla data di presentazione della Dichiarazione sostitutiva unica, c.d DSU, propedeutica all’ottenimento dell’ISEE?

Ebbene, sul portale del Ministero del lavoro, è specificato che:

Il nucleo familiare del dichiarante è costituito dai soggetti componenti la famiglia anagrafica alla data di presentazione della DSU.

Dunque, è bene tenere a mente tale indicazioni.

Ad esempio, fa parte del nucleo familiare anche il coniuge iscritto nelle anagrafi dei cittadini italiani residenti all’estero (AIRE), poiché ai fini ISEE viene attratto nel nucleo dell’altro coniuge (Fonte Ministero del Lavoro).