Assegno unico universale. Oramai non si sente parlare altro, al di là del Covid,  che del nuovo beneficio economico riconosciuto in favore dei genitori con a carico figli di età fino a 21 anni.

Proprio sull’assegno unico, l’INPS ha pubblicato una serie di FAQ che hanno chiarito diversi aspetti della misura introdotta con il D.Lgs 230/2021.

I passaggi analizzati sono diversi. Dalle modalità di presentazione delle domande al calcolo dell’assegno spettante.

Ecco tutti i chiarimenti forniti.

L’assegno unico universale, Auu

L’assegno unico universale è stato istituito dal D.

Lgs 230/2021.

L’assegno è erogato mensilmente dall’INPS a tutti i nuclei familiari con figli di età inferiore a 21 anni che ne faranno richiesta mediante un’apposita domanda.

La condizione lavorativa dei genitori non rileva ai fini della spettanza dell’assegno. Infatti, la misura di sostegno,  spetta a tutti i nuclei familiari indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza, lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e pensionati) e senza limiti di reddito.

Le famiglie con Isee inferiore a 15mila euro, hanno diritto ai seguenti importi: per ogni figlio minore 175 euro mensili, importo che diminuisce con l’aumentare dell’Isee, fino ad arrivare a 50 euro mensili a figlio per Isee pari o superiori a 40mila euro.

È possibile anche presentate la domanda senza ISEE. In tale caso si avrà diritto solo all’importo minimo previsto per l’Assegno unico.

Le FAQ dell’INPS.

L’INPS ha pubblicato una serie di FAQ sull’assegno unico. Diversi sono gli aspetti analizzati. Riportiamo i principali chiarimenti, anche sulle date di pagamento dell’assegno.

Le date di pagamento

Per le domande presentate a gennaio e febbraio, i pagamenti cominceranno ad essere erogati dal 15 al 21 marzo. Per le domande presentate successivamente, il pagamento verrà effettuato alla fine del mese successivo a quello di presentazione della domanda.

Inoltre, per chi presenta la domanda entro giugno 2022, i pagamenti avranno sempre decorrenza per le mensilità arretrate dal mese di marzo.

Le prestazioni INPS che saranno abrogate

Usciranno di scena, il Premio alla nascita (Bonus mamma domani), l’Assegno di natalità (Bonus bebè), gli ANF e le detrazioni per i figli a carico al di sotto dei 21 anni. Rimarrà invece vigente il bonus nido. Detrazioni e assegni familiari non saranno più presenti sui cedolini di stipendio dei lavoratori dipendenti e di pensione dal mese di marzo.

Tempistica di presentazione delle domande

Non c’è bisogno di presentare subito la domanda. È possibile farlo entro il 30 giugno 2022, senza perdere nessuna delle mensilità spettanti con decorrenza marzo.

La domanda deve essere ripresentata anche da chi percepiva l’Assegno temporaneo ad eccezione di coloro che hanno diritto al Reddito di Cittadinanza che riceveranno l’Assegno unico in automatico.

La presentazione delle domande e l’accredito dell’importo

La richiesta di assegno unico può essere presentata da uno dei due genitori esercenti la responsabilità genitoriale. La domanda si presenta online con procedura semplificata accedendo al sito INPS con SPID, CIE o CNS o tramite patronato. Il pagamento avviene in via ordinaria su IBAN intestato al richiedente o bonifico domiciliato.