Dal 1° gennaio 2022 è già possibile richiedere l’assegno unico universale. L’assegno sostituisce il “Bonus mamma domani”, l’Assegno di natalità (Bonus bebè), gli ANF e le detrazioni per i figli a carico al di sotto dei 21 anni.

L’INPS ha già comunicato le date entro le quali saranno effettuati i primi pagamenti dell’assegno unico universale, Auu.

Ecco chi riceverà per primo i pagamenti dall’INPS.

L’assegno unico universale

L’assegno unico universale è stato istituito dal D.Lgs 230/2001.

La domanda si presenta online con procedura semplificata accedendo al sito INPS con SPID, CIE o CNS o tramite patronato.

L’Agenzia delle entrate, con apposita informativa, ha ribadito che l’Assegno Unico e Universale (AUU) per i figli:

  • è una prestazione erogata mensilmente dall’INPS a tutti i nuclei familiari con figli di età inferiore a 21 anni che ne faranno richiesta mediante un’apposita domanda;
  • l’erogazione avviene tramite bonifico sul conto corrente dei genitori;
  • spetta a tutti i nuclei familiari indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza, lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e pensionati) e senza limiti di reddito;
  • ha un importo commisurato all’ISEE; tuttavia nel caso in cui non si volesse presentare un ISEE, è comunque possibile fare domanda e ottenere l’importo minimo per ciascun figlio.

Le prime date di pagamento

Le prime date di pagamento dell’assegno unico sono state già comunicate dall’INPS.

Nello specifico, sul portale dell’Istituto di previdenza, è stato chiarito che:

  • per le domande presentate a gennaio e febbraio i pagamenti cominceranno ad essere erogati dal 15 al 21 marzo;
  • il pagamento per le domande presentate successivamente, verrà effettuato alla fine del mese successivo a quello di presentazione della domanda.

Per chi presenta la domanda entro giugno 2022, i pagamenti avranno sempre decorrenza per le mensilità arretrate dal mese di marzo.

E’ utile ricordare che fino alla fine di febbraio 2022 rimangono in vigore le vecchie misure di sostegno ossia: assegno temporaneo, assegno ai nuclei familiari, assegni familiari e detrazioni fiscali per i figli minori di 21 anni.

Dunque, detrazioni e assegni familiari non saranno più presenti sui cedolini di stipendio dei lavoratori dipendenti e di pensione dal mese di marzo.