Aprire una pagina Facebook non costa nulla e può essere molto utile per far conoscere la propria attività. Attenzione però perché non si attirano solo nuovi clienti: se fino ad allora erano entrate in nero, magari come secondo lavoro tra amici e conoscenti, estendendo l’attività sui canali social ci si fa conoscere anche dal Fisco.

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Anche chi non promuove direttamente su Facebook prodotti e servizi ma si limita a millantare clienti o a “spacciarsi” come il leader in un determinato settore etc.

può insospettire il Fisco. L’occhio dell’Erario, infatti, ha iniziato a prendere di mira anche le fanpage di Facebook. Dure recenti sentenze degli ultimi mesi hanno ribadito questa impostazione.

Non è solo l’imprenditore a doversi giustificare: teoricamente anche chi arrotonda con secondi lavori come baby sitter, ripetizioni scolastiche, dj per le feste etc potrebbe essere controllato.

Per approfondire la questione del rischio di controlli fisco su siti internet e pagine Facebook aziendali leggi anche questo articolo.