Gentile Redazione,

ho letto con estremo interesse il suo articolo pubblicato il 23/04/2018 sul sito del quotidiano economico Investireoggi riguardo al problema della scelta tra ricongiunzione, cumulo o totalizzazione di diversi periodi contributivi in fondi diversi.

Io ho un problema simile e Le scrivo perché essendo in mobilità con scadenza luglio 2019, dovrei andare in pensione anticipata a dicembre 2020 (con 64 anni compiuti), fermo restando l’attuale normativa in tema di pensioni; però tra il 02/11/2016 e il 30/06/2017 la stessa mobilità è stata interrotta per un contratto a tempo determinato per una docenza a scuola, anche se per poche ore settimanali.

Le dico che ho accettato le dimissioni nell’azienda privata dove lavoravo consapevole che sarebbero rimasti due anni di contributi scoperti, che avrei coperto pagando contributi volontari (utilizzando il “premio” delle dimissioni).

Ora la domanda che Le pongo è: gli otto mesi passati a scuola che hanno prodotto contributi sicuramente bassi rispetto a quanto versato fino al novembre 2015 dall’azienda e lo stesso rispetto a quanto oggi mi viene versato dall’INPS con la mobilità, che strada posso percorrere per recuperare/riscattare quei pochi contributi INPDAP e portarli in INPS ? Tanto dovevo comunque versare 2 anni di contributi volontari e questi li vorrei pagare non perdendo gli 8 mesi passati a scuola (inizialmente pensavo addirittura che la bassa retribuzione venisse integrata con la mobilità e quindi far risparmiare allo stato! ).

La ringrazio anticipatamente e certo di un Suo riscontro, Le invio cordiali saluti.

 

Per recuperare i contributi Inpdap degli 8 mesi lavorati a scuola sicuramente può utilizzare il cumulo gratuito dei contributi. In questo modo non porterebbe gli 8 mesi in Inps ma le varrebbero lo stesso ai fini della misura e del calcolo della pensione. Come spiegato nel precedente articolo il cumulo dei contributi serve proprio a recuperare spezzoni contributivi presenti in altre gestioni permettendo il calcolo degli stessi ai fini pensionistici.

Con il cumulo dei contributi, che è gratuito, è possibile, infatti, aggregare quanto versato in casse previdenziali differenti purché si tratti di periodi assicurativi non coincidenti, per godere di un’unica pensione liquidata pro quota (in base alle diverse regole dei diversi fondi previdenziali).

Requisito fondamentale per poter godere del cumulo gratuito dei contributi è quello di non godere già di un trattamento pensionistico diretto da una delle gestioni interessate dal cumulo.

Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]

“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti”

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