L’Agenzia del Demanio ha organizzato un workshop sull’impiego delle tecnologie spaziali e digitali per valorizzare il patrimonio pubblico.

L’Agenzia del Demanio vuole dare il suo contributo allo “sforzo senza precedenti che il Ministero di riferimento dell’Economia e il Governo stanno cercando di svolgere presso le istituzioni comunitarie e nel contesto della programmazione di carattere nazionale – ha detto – per contenere e correggere gli effetti di questa crisi economica generata dal coronavirus e mettere in campo iniziative di rilancio“.

Lo ha detto il direttore dell’Agenzia del demanio, Antonio Agostini, aprendo il workshop sul tema “L’impiego delle tecnologie spaziali e digitali per la valorizzazione del patrimonio pubblico”.

Patrimonio pubblico chiave per la ripartenza

Il workshop, ha spiegato, rappresenta l’occasione per illustrare le nuove direttrici della strategia dell’Agenzia, orientate alla realizzazione di un programma di investimenti tecnologici e di digitalizzazione sugli immobili pubblici con l’obiettivo di incrementarne la conoscenza e l’efficienza della gestione e manutenzione. “Nell’ambito della strategia complessiva di digitalizzazione, innovazione e sviluppo sostenibile europea, che contribuirà a mobilitare almeno 100 miliardi di euro per il periodo 2021-2027 – ha sottolineato Agostini – questo incontro risponde allo scopo di avviare un confronto pragmatico ed evoluto tra le principali istituzioni e la comunità scientifica ed industriale per implementare servizi e modelli gestionali innovativi per la valorizzazione del patrimonio pubblico“.

Il nuovo demanio digitale

L’Agenzia -ha messo in evidenza- può rappresentare il collettore di idee, contributi e progetti di sviluppo per intercettare le risorse disponibili connesse ai nuovi obiettivi e al nuovo ciclo di programmazione nazionale ed europea, anche alla luce delle possibilità offerte dal programma Smarter Italy e dalla Space Economy“. La proposta di sviluppare un nuovo Demanio Digitale si inserisce infatti coerentemente tra le sfide principali che il Governo si è posto nel Piano di azione 2025 e che prevede azioni chiave per trasformare il Paese, che vanno dalla identità digitale, all’open innovation nella Pubblica Amministrazione, al procurement per l’innovazione, all’intelligenza artificiale al servizio dello Stato anche nella gestione di beni demaniali.

Gestione più puntuale degli immobili

Integrare tecnologie innovative al proprio modello di funzionamento ed operatività consentirà all’Agenzia di massimizzare la conoscenza degli asset proponendo soluzioni più efficaci, veloci e sostenibili alle esigenze che riguardano i beni in uso agli uffici pubblici, alle Forze di Polizia, al demanio storico-culturale, e rispondendo anche al rilevante fabbisogno di interventi di messa a norma, adeguamento sismico, efficientamento energetico e ambientale attraverso la sistematizzazione di un piano di Smart e Green Buildings che promuova la riqualificazione sostenibile degli immobili. La gestione puntuale del patrimonio, segmentato per localizzazione, tipologia di asset e caratteristiche dei beni, è anche la chiave attraverso cui avviare operazioni di rigenerazione urbana che possono dispiegare effetti virtuosi di sviluppo sul tessuto economico e sociale. Tra i filoni che presentano maggiore potenziale c’è il turismo: l’attivazione di un “Pon Bellezza”, un Programma operativo nazionale per il recupero e la valorizzazione dei beni culturali, archeologici e ambientali del nostro Paese, può generare nuovi flussi di turismo diffuso su tutto il territorio.