L’IMU, come noto, colpisce il possesso di immobili. In altre parole è l’imposta dovuta da chi è proprietario di immobili (casa, terreno, ecc.) o da cui ha sull’immobile altro diritto reale di godimento (usufrutto, enfiteusi, ecc.).

Il legislatore non fa pagare l’IMU su quella che risulta essere abitazione principale. Ossia quella in cui abitualmente si vive la propria vita quotidiana. Sarebbe la casa in cui c’è residenza e dimora abituale.

Un lettore ci domanda di sapere se ci può essere esenzione IMU nel caso in cui l’abitazione principale risulti abusivamente occupata da altri soggetti.

Il suo dubbio risiede nel fatto che in una circostanza del genere si perde il requisito della “dimora abituale”, visto che la casa non può essere abitata a causa dell’occupazione abusiva.

Esenzione per la casa principale

La legge italiana stabilisce che non è dovuta l’IMU sull’abitazione principale di categoria catastale non di lusso, ossia di categoria diversa da A/1, A/8 ed A/9.

Si paga il tributo, invece, sull’abitazione principale di categoria catastale di lusso. Quindi, A/1, A/8 ed A/9.

Si definisce abitazione principale quella in cui il possessore ha la residenza anagrafica e la dimora abituale. Si precisa che i due requisiti devono esistere entrambi. Se ne manca uno non si può avere esenzione.

Se, quindi, ad esempio un soggetto ha residenza in una casa di sua proprietà ma poi dimora abitualmente altrove, non ci può essere esenzione IMU su quella casa.

IMU casa occupata, si perde la dimora ma non l’esenzione

Il fenomeno delle case occupate abusivamente da altri soggetti è un fenomeno molto diffuso in Italia e difficile da debellare. Chi si trova la casa occupata non riesce a cacciar via immediatamente e facilmente l’abusivo. Deve fare denuncia e dimostrare di essere lui l’effettivo proprietario e avente diritto ad abitarla.

Chi subisce questo sopruso, dunque, è privato del requisito di “dimora” in quell’abitazione anche se ne conserva la residenza anagrafica. Sulla base di quanto, sopra detto, pertanto, verrebbe meno il requisito della dimora abituale e l’esenzione non potrebbe più trovare campo di applicazione.

A ovviare a questa problematica, tuttavia, ci ha pensato recentemente lo stesso legislatore. Con la legge di bilancio 2023, infatti, è stata prevista esenzione IMU case occupate abusivamente. In dettaglio, si stabilisce che non è dovuta l’IMU per:

gli immobili non utilizzabili né disponibili, per i quali sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria in relazione ai reati di cui agli articoli 614, secondo comma, o 633 del codice penale o per la cui occupazione abusiva sia stata presentata denuncia o iniziata azione giudiziaria penale. Il soggetto passivo comunica al comune interessato, secondo modalità telematiche stabilite con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, il possesso dei requisiti che danno diritto all’esenzione. Analoga comunicazione deve essere trasmessa allorché’ cessa il diritto all’esenzione.

Oggi, tuttavia, non ancora sono state definite le modalità di comunicazione telematica al comune per l’esenzione IMU case occupate.