L’IMU 2023 si presenta con una importante novità in vista della scadenza dell’acconto del 16 giugno prossimo. Debutta l’esenzione IMU case occupate abusivamente prevista con il comma 81 della manovra di bilancio di questo stesso anno.

Un beneficio che non è automatico ma che, comunque, è una soluzione per i possessori di immobili che vedono occuparsi, da terzi soggetti, un proprio immobile.

In sostanza, il legislatore ha stabilito che non si paga l’IMU per tutti i mesi dell’anno in cui una casa, un terreno o qualsiasi altro immobili, risultano occupati da terzi soggetti senza che questi ne abbiano alcun titolo.

Cosa dice la legge di bilancio 2023

La norma inclusa nella legge di bilancio 2023, prevede (senza applicazione di retroattività) espressamente che non si paga l’IMU per

gli immobili non utilizzabili ne’ disponibili, per i quali sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria in relazione ai reati di cui agli articoli 614, secondo comma, o 633 del codice penale o per la cui occupazione abusiva sia stata presentata denuncia o iniziata azione giudiziaria penale. Il soggetto passivo comunica al comune interessato, secondo modalità telematiche stabilite con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, il possesso dei requisiti che danno diritto all’esenzione. Analoga comunicazione deve essere trasmessa allorché’ cessa il diritto all’esenzione.

Dunque, la norma stessa detta anche i requisiti e le modalità per avere il beneficio.

Esenzione IMU case occupate, cosa fare in vista dell’acconto

Per avere esenzione IMU case occupate occorre che il possessore (proprietario o chi altro ha su quell’immobile diritto reale di godimento), si attivi. In particolare, deve:

  • presentare denuncia alle autorità circa l’occupazione abusiva da parte di terzi soggetti;
  • comunicare (telematicamente) al comune l’occupazione abusiva stessa.

Proprio con riferimento alla comunicazione al comune, la norma dice che le modalità devono essere definite con apposito decreto.

Un decreto che ad oggi non è stato ancora emanato. Ciò rappresenta un problema visto che entro il 16 giugno 2023 bisogna andare alla cassa per pagare l’acconto IMU 2023 (il saldo, invece, scade il 18 dicembre).

A nostro parere, in attesa che siano definite dette modalità, due sono le strade percorribili in vista dell’acconto ed in considerazione di tale esenzione IMU case occupate:

  • non pagare e poi fare la comunicazione al comune quando sarà resa operativa questa possibilità
  • pagare e poi fare la comunicazione e solo dopo chiedere il rimborso IMU di quanto indebitamente pagato.

Riassumendo…

  • dal 2023 c’è esenzione IMU case occupate abusivamente
  • l’esenzione non è automatica ma bisogna fare denuncia dell’occupazione abusiva alle autorità e poi comunicare (telematicamente) l’occupazione abusiva al comune dove si trova l’immobile
  • le modalità di comunicazione al comune devono ancora essere definite
  • l’esenzione si applica limitatamente ai mesi dell’anno per i quali l’immobile risulta occupato abusivamente
  • in attesa che siano definite le modalità di comunicazione al comune ed in vista dell’acconto IMU 2023 (16 giugno) a nostro parere ci sono due strade percorribili, ossia non pagare e poi fare la comunicazione oppure pagare e poi fare comunicazione e chiedere il rimborso.