Tra le novità IMU 2023, c’è un nuovo caso di esenzione. Si tratta dell’esenzione IMU immobili occupati abusivamente da terzi soggetti.

Un fenomeno che non si riesce ad arginare e regolamentare come si deve. Proprietari di case che al ritorno da un lungo viaggio si ritrovano l’abitazione occupata da altri soggetti in maniera abusiva non aventi alcun diritto di occuparla. Il problema è che la legge non consente di metterli immediatamente alla porta.

Il proprietario deve prima rivolgersi all’autorità competente per far accertare il suo diritto di proprietà e che l’occupazione di quella casa è del tutto fuori legge.

Dal 2023 c’è esenzione IMU per l’immobile occupato abusivamente

Intanto, nel frattempo che l’immobile è occupato abusivamente, tutte le questioni fiscali dell’immobile, comunque, ricadono sul proprietario, tra cui l’IMU.

Ma ecco, che almeno per questo tributo, il legislatore ha deciso di intervenire. Dal 2023, c’è esenzione IMU per

gli immobili non utilizzabili né disponibili, per i quali sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria in relazione ai reati di cui agli articoli 614, secondo comma [reato di violazione di domicilio], o 633 [invasione di terreni o edifici] del codice penale o per la cui occupazione abusiva sia stata presentata denuncia o iniziata azione giudiziaria penale. Il soggetto passivo comunica al comune interessato, secondo modalità telematiche stabilite con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze (comma 81 legge di bilancio 2023).

Un beneficio che, dunque, non sarà automatico. Il proprietario dell’immobile deve attivarsi con due passaggi:

  • fare la denuncia all’autorità giudiziaria del fatto che l’immobile è occupato abusivamente;
  • presentare domanda di esenzione al comune dove si trova l’immobile interessato.

Ma da quando si potrà fare tale domanda di esenzione IMU?

Come e quando si potrà fare richiesta al comune

Lo stesso comma 81 della Manovra 2023 dice che la domanda di esenzione IMU immobili occupati abusivamente si presenta “telematicamente” al comune.

La richiesta serve a comunicare all’ente il possesso dei requisiti per avere l’esenzione. Ma non detta tempi e modalità.

Infatti, rimanda la definizione di queste modalità ad un altro decreto del MEF (Ministero Economia e Finanza) dopo aver sentito la Conferenza Stato-città e autonomie locali. Un decreto che era da emanarsi entro 60 giorni successivi alla data di entrata in vigore della manovra. Quindi, entro 60 giorni a partire dal 1° gennaio 2023.

A oggi, 20 aprile 2023, dopo ben oltre 60 giorni, questo decreto non ancora esiste. Quindi, come stanno le cose, oggi come oggi, chi si trova l’immobile occupato abusivamente non può ancora presentare domanda per esenzione IMU al comune.

Intanto, si avvicina la scadenza del primo versamento. Quella dell’acconto per il 16 giugno (il saldo scade il 16 dicembre). Si spera che almeno per quella data il provvedimento del MEF arrivi e non essere, invece, costretti a pagare, comunque, l’acconto e poi dover chiedere il rimborso.