L’IMU 2023 si presenta con tre importanti novità. Il ripristino dello sconto al 50% per i pensionati all’estero, l’esenzione per gli immobili occupati abusivamente, nuove regole per le aliquote da utilizzare. A queste se ne aggiungono altre due, ossia:

  • la nuova ILIA (imposta locale immobiliare autonoma) che sostituisce l’IMU in Friuli Venezia Giulia;
  • la proroga dell’esenzione per i fabbricati inagibili a seguito eventi sismici situati nei comuni dei territori dell’Emilia-Romagna, della Lombardia e del Veneto.

Ricordiamo che anche l’IMU 2023 si versa in acconto e saldo.

L’acconto si pagherà entro il prossimo 16 giugno ed il saldo entro il 16 dicembre di questo stesso anno.

Lo sconto IMU 2023 per il pensionato all’estero

La manovra di bilancio 2021, prevede che a partire dal 1° gennaio 2021, l’IMU è ridotta al 50% per una sola unità immobiliare a uso abitativo, non locata o data in comodato d’uso, posseduta in Italia a titolo di proprietà o usufrutto da soggetti non residenti nel territorio dello Stato che siano titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia, residenti in uno Stato di assicurazione diverso dall’Italia.

La legge di bilancio 2022, poi ha sancito solo per il 2022, che tale sconto non fosse del 50% ma del 37,50%.
Poiché quest’ultimo intervento come detto, vale solo per l’anno d’imposta 2022, ne consegue che per il 2023 lo sconto IMU pensionato estero torna al 50%.

La novità per le aliquote

Novità IMU 2023 anche per le aliquote da utilizzare ai fini del calcolo. A questo proposito bisogna ricordare che la legge stabilisce aliquote IMU “base” su cui poi ai comuni (l’IMU è di competenza comunale) è data autonomia di modificare (in aumento o diminuzione). Una possibilità di modifica che però è circoscritta all’interno di un range minimo e massimo.

Quindi, per conoscere l’esatta aliquota da applicare per il calcolo del tributo occorre consultare la delibera IMU del comune in cui si trovano gli immobili oggetto dell’imposta.

Detto ciò, fino al 2022, regola voleva che l’acconto IMU si calcolasse applicando le aliquote in vigore l’anno precedente. Il saldo, invece, andava calcolato con le nuove aliquote deliberate per l’anno in corso a condizione che il comune avesse comunicato al MEF tali nuove aliquote entro il 14 ottobre dell’anno stesso e che la delibera fosse pubblicata sul portale entro il 28 ottobre.

In mancanza di nuove aliquote deliberate dal comune o in mancanza di pubblicazione della delibera entro la citata data del 28 ottobre, anche il saldo doveva essere calcolato con le aliquote dell’anno prima.

Dal 2023, invece, le cose cambiano. L’acconto si calcola sempre applicando le aliquote del precedente anno (quindi del 2022 per l’IMU 2023). Per il saldo, in mancanza di delibera caricata sul portale del federalismo fiscale entro il termine perentorio del 14 ottobre e pubblicata entro il 28 ottobre dello stesso anno, si applicano le aliquote base previste dalla legge e non più quelle dell’anno precedente.

Esenzione IMU 2023 immobili occupati abusivamente

Altra importante novità IMU 2023 è arrivata con la manovra di bilancio di questo stesso anno (comma 81). Ci riferiamo all’esenzione dal pagamento del tributo per gli immobili occupati “abusivamente” da terzi soggetti.

Il beneficio non è automatico. Deve esserci la denuncia all’autorità giudiziaria competente e poi occorre fare apposita domanda (telematica) al comune in cui si trova l’immobile.

Si tenga presente che l’esenzione ci sarà solo con riferimento ai mesi dell’anno per i quali l’immobile risulti occupato abusivamente. L’IMU, infatti, è un tributo dovuto in base ai mesi di possesso, computando per intero il mese in cui il possesso si protrae per più di 15 giorni.