Dal 2022 per andare in pensione non basteranno più 62 anni. Quota 100 sparisce e arriva quota 102 per la quale serviranno almeno 64 anni di età, oltre a 38 anni di contributi versati. In alternativa, 67 anni di età.

Andare in pensione a 62 anni resterà quindi una prerogativa riservata a pochissimi lavoratori. Oltre alle lavoratrici che potranno ancora accedere al pensionamento anticipato con Opzione Donna. La misura sarà prorogata anche nel 2022.

Come andare in pensione a 62 anni

Chi potrà quindi lasciare il lavoro e andare in pensione a 62 anni dal 2022? Come detto, Opzione Donna riserva al gentil sesso la possibilità di uscire dal lavoro al compimento di 58 anni di età (59 per le lavoratrici autonome) con almeno 35 anni di contributi alle spalle.

La pensione che ne deriva è però inferiore a quella calcolata con i requisiti ordinari previsti dalla legge Fornero. Il meccanismo che consente l’uscita anticipata dal lavoro penalizza infatti le lavoratrici che subiscono un taglio profondo all’assegno per effetto del sistema di calcolo interamente contributivo della pensione.

Chi altri potrà uscire a 62 anni di età dal lavoro? Sicuramente i dipendenti del settore privato che potranno beneficiare dello scivolo pensionistico (contratti di espansione e isopensione). Poi ci sono i dipendenti, sempre privati, delle Pmi in crisi per i quali lo Stato stanzia un fondo per accompagnarli alla pensione con quota 100.

Uscita anticipata per lavoratori precoci

La legge prevede poi che possano andare in pensione in anticipo, e quindi anche con meno di a 62 anni di età, coloro che hanno iniziato a lavorare presto. Si tratta dei lavoratori precoci, cioè coloro che possono far valere almeno 12 mesi di lavoro prima del compimento dei 19 anni di età.

Per questa categoria di lavoratori, il diritto alla pensione scatta al raggiungimento dei 41 anni di contributi versati, indipendentemente dall’età anagrafica. In teoria, quindi, si potrebbe accedere alla pensione anche prima dei 62 anni di età.

Un’altra possibilità di uscita dal lavoro anticipata è prevista dalla stessa legge Fornero che consente il pensionamento alla maturazione di 42 anni e 10 mesi di contributi (12 mesi in meno per le donne). Questo a prescindere dall’età anagrafica e fino al 2026.