A 63 anni se si è disoccupati si può andare in pensione con Ape Sociale. Chi, invece, lavora deve aspettare di compiere i 67 anni della vecchiaia. E’ uno dei paradossi della legge italiana in fatto di previdenza. Tanto vale farsi licenziare per andare in pensione prima.

Ape Sociale, come noto, non è una vera e propria pensione, ma uno scivolo che prevede l’erogazione di una indennità economica mensile. E’ concessa se si posseggono determinati requisiti e si versa in particolari situazioni di disagio.

Vediamo bene come funziona.

Ape Sociale per chi è rimasto senza lavoro

Coloro che si trovano in stato di disoccupazione possono accedere ad Ape Sociale a patto che il rapporto di lavoro sia terminato per licenziamento o per dimissioni per giusta causa. Vale anche la risoluzione consensuale.

Il lavoratore che termina il rapporto può quindi accedere alla pensione con Ape Sociale. Ciò vale anche al termine di un contratto di lavoro a tempo determinato in quanto l’interruzione della prestazione è involontaria.

Requisito indispensabile per poter ottenere Ape Sociale è poi quello di possedere almeno 63 anni di età e 30 anni di contributi al momento della richiesta al Inps. Paradossalmente chi lavora e possiede i requisiti non può fare domanda.

Importo e durata della pensione

L’indennità di Ape Sociale decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domande nel rispetto delle relative finestre d’uscita. E’ calcolata sulla base della contribuzione versata e dell’anzianità del richiedente. In pratica è come se fosse liquidata la pensione.

La rendita è corrisposta mensilmente, ma senza tredicesima, e ha un tetto massimo di 1.500 euro lordi mensili. Qualora il disoccupato avesse diritto a un importo maggiore in base ai calcoli, dovrà attendere la maturazione dei requisiti per la pensione per vedersi riconoscere appieno l’assegno.

L’importo non è rivalutato, né integrato al trattamento minimo. Nemmeno sono riconosciuti i contributi figurativi durante il periodo di godimento della pensione a valere sulla futura pensione.

Infine, durante l’Ape Sociale il beneficiario non può ottenere altri trattamenti diretti previdenziali, né conseguire redditi da lavoro se non al di sotto di 4.800 euro lordi all’anno.