Nel precedente articolo abbiamo parlato dei settori  -e quindi delle relative società- in cui cercare opportunità d’investimento in momenti di crollo e di panico come questo, indotto dal Coronavirus ed ulteriormente aggravato dalla guerra sui prezzi del petrolio, dando anche una spiegazione del perché rivolgere l’attenzione su tali settori. Ma come stanno andando?

Settori anticiclici

Settore Utilities

Tale settore è stato meno sensibile al rallentamento economico ma la guerra sui prezzi del petrolio, unita al probabilissimo calo della domanda indotto dalla minore circolazione di mezzi a combustione ha inficiato un pò la situazione di un settore che comunque è rimasto difensivo.

Prendendo a riferimento lo Stoxx Europe 600 Utilities per la situazione europea possiamo vedere come sia sceso molto; ciò tuttavia dopo una forte corsa durata per tutto il 2019. Si può vedere inoltre la ripresa in corso, con quotazioni ai livelli di inizio 2019.

 

Nel settore Oil europeo ENI, Total e Royal Dutch Shell sono caratterizzate da un’andamento altamente correlato, ed hanno recuperato circa il 50% dai minimi registrati nel recente passato. Questa è la situazione grafica:

 

 

Dai minimi del 16/03/2020 a circa 6,26 euro ai massimi del 02/04/2020 a circa 10,108 euro (arrivando quasi a coprire il gap) ENI aveva prodotto una salita del 61,5% circa, salvo poi ritracciare in zona degli attuali 8,55 euro (+36,6% rispetto ai minimi).

La situazione su Total e Royal Dutch Shell è estremamente simile:

 

Dai minimi del 19/03/2020 a circa 21,12 euro ai massimi del 02/04/2020 a circa 37,86 euro (arrivando quasi a coprire il gap) Total aveva prodotto una salita del 79,3% circa, salvo poi ritracciare in zona degli attuali 31 euro (+46,78% rispetto ai minimi).

 

Dai minimi del 19/03/2020 a circa 10,3 euro ai massimi del 02/04/2020 a circa 18,57 euro (arrivando quasi a coprire il gap) Royal Dutch Shell aveva registrato una rally del +80,3% , salvo poi ritracciare in zona degli attuali 15,7 euro (+52,4% rispetto ai minimi).

 

 

Enel, dopo una pazzesca corsa ininterrotta e partita dalla seconda metà del 2018, ha registrato uno storno che ha riportato i prezzi sui livelli di agosto 2019 a circa 6,26 euro (è stata una forte correzione, ma se guardiamo a dove erano arrivati i prezzi, i “danni” sono stati comunque relativamente limitati).

Dai minimi del 16/03/2020 a circa  5,15 euro alle quotazioni attuali la salita registrata è stata del 21,55%.

 

 

Falck Renewable, mid cap italiana che mi piace molto ed attiva nel settore delle rinnovabili, sta mettendo in atto una buona ripresa: dai minimi del 16/03/2020 a circa 3,128 euro, alle quotazioni attuali a circa 4,75, il prezzo ha messo a segno un upside del 51,85%.

Si lascia alla curiosità del settore vedere l’andamento di altre Utilities europee (come Veolia, EDP Renovaveis ecc).

La “sorpresa” -si fa per dire- si trova su altri settori come quello dei beni di consumo e dell’alimentare, del farmaceutico e del tecnologico

Settore alimentare e beni di consumo

Nel settore alimentare i fari erano stati puntati su aziende come Walmart e Cocacola

 

Il grafico di Walmart -società attiva nel campo della GDO- parla da solo. Seppur caratterizzato da una fase ad ampia volatilità, il titolo sembra non esser stato inficiato dall’attuale situazione e attualmente si trova sui massimi storici.

 

 

Anche Procter and Gamble risulta molto bene impostata: seppur molto volatile ha recuperato circa il 30% dai minimi del 23/03/2020 a circa  94,34 Usd e quasi tutto lo storno avvenuto dalla seconda metà di febbraio, trovandosi su livelli di prezzo vicini ai massimi storici segnati segnati proprio a febbraio

 

Su Coca-Cola la Situazione è la seguente: dai minimi del 23/03/2020 a circa 36,27 Usd alla quotazione attuale di circa 48 Usd la salita prodotta è stata del 32,34%.

Settore farmaceutico

Nel settore farmaceutico le performance sono esplosive ed altamente volatili.

In Italia il faro era stato puntato su Diasorin che ha messo a punto, rispettando i tempi, il test sierologico effettuabile in circa un ora per diagnosticare il Coronavirus.

 

Dai minimi del 9/03/2020 a circa 95,25 euro alle quotazioni attuali si è verificato un rally di circa il +50%, ed il titolo sembra non aver accusato il colpo trovandosi vicina ai massimi storici registrati proprio ieri (ossia il 16/04/2020 a circa 158,5 euro)

 

Fra le papabili candidate per la creazione del vaccino avevamo individuato Gilead Sciences, Moderna Inc, GlaxoSmithKline, Inovio Pharmaceuticals Inc., Novavax, Johnson and Johnson, Regeneron Pharmaceuticals, Sanofi, Takeda Pharmaceutical e Vir Biotechnology.

Di seguito le più performanti

Nonostante la “paurosa” fase di volatilità che sta vivendo il titolo “regge botta”. Nelle ultime ore è stato pubblicato un resoconto da parte dell’Università di Chicago Medicine secondo il quale, il farmaco antivirale remdesivir prodotto dalla società americana, potrebbe essere efficace nel trattamento di pazienti ricoverati in ospedale con gravi casi di Covid-19. Si tratta tuttavia di dati preliminari che devo esser meglio analizzati, ma la comunità scientifica sembrerebbe ottimista.

 

Moderna Inc altra in evidenza per la corsa alla creazione del vaccino, nonostante la recente quotazione e la forte volatilità sembra non aver accusato il colpo e si trova sui massimi.

Regeneron Pharmaceutical, dai minimi del 31/01/2020 a circa 328,12 Usd alle quotazioni attuali, ha prodotto un rally del 69%.

Dai minimi del 23/03/2020 a circa 109,16 USD alle quotazioni attuali JnJ è salita del +37% ed ha recuperato quasi tutto lo storno avvenuto da febbraio.

Si lascia al lettore la curiosità di vedere come stanno performando gli altri big del farmaceutico coinvolti nella lotta al Coronavirus

Settore estrazione oro

In tale settore l’attenzione si rivolge a Barrick Gold, Newmont Mining , AngloGold Ashanti, Kinross Gold, Goldcorp , Navoi Mining and Metallurgical Combinat, Newcrest Mining, Polyus Gold International, Gold Fields e Agnico Eagle Mines

Per questione di tempo si illustra il grafico di Barrick Gold e si lascia al lettore il compito di monitorare le altre società estrattive (alcune molto ben impostate).

 

Dai minimi del 16/03/2020 a circa 12,65 Usd alle quotazioni attuali il titolo è salito del +91,3%, ed ha recuperato egregiamente lo storno avvenuto da fine febbraio

Settore Tecnologico

Nel grafico qui sotto il confronto fra le performance del FANG+ (oltre a Facebook, Amazon, Apple, e Alphabet, holding che controlla Google, vengono aggiunti titoli come Alibaba, Baidu, Twitter, Nividia e Tesla), del Nasdaq 100, dell’S&P 500 Total Return e del settore Tech Total Return rientrante nell’S&P 500.

fonte: the ice.com

L’indice NYSE FANG+ ha prodotto un rendimento totale annualizzato del 22,20% dal 19 settembre 2014 al 31 marzo 2020, rispetto al 13,66% per NASDAQ 100, al 6,81% per l’S&P 500 ed al 16,22% per l’S&P 500 Information Technology Index. Il tutto, ovviamente rapportato alla volatilità registrata.

Amazon ha prodotto un imponente rally e recuperato velocemente lo storno avvenuto da metà febbraio

 

Anche Nvidia molto ben impostata, vicina al recupero dell’imponente storno avvenuto da fine febbraio.

Anche in tal caso, si rimanda al lettore il compito di monitorare altre società del settore tecnologico (oltre a quelle elencate, meno performanti delle due società sopra illustrate ma comunque degne di nota, si consigli di monitorare anche l’ottima impostazione di Advanced Micro Devices).

 

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata in base ai profili soggettivi di rischio e rendimento. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né investire oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tale inesattezze.