Nel corso della cerimonia delle Eccellenze INPS, tenutasi qualche settimana fa, è stato presentato il nuovo Rapporto annuale sulle pensioni pagate all’estero. Il documento fornisce un quadro aggiornato e approfondito dei pagamenti pensionistici effettuati dall’INPS verso cittadini che vivono fuori dai confini italiani, analizzando in modo dettagliato le tendenze, la distribuzione geografica e le caratteristiche dei beneficiari.
L’obiettivo del rapporto è quello di restituire un’immagine completa del fenomeno, evidenziando non solo dove si concentrano le pensioni erogate, ma anche come queste si distribuiscono in base al genere, all’età e alla tipologia di trattamento. Un’attenzione particolare è riservata alla distinzione tra l’emigrazione storica e quella più recente, due realtà che contribuiscono in modo diverso alla presenza italiana nel mondo.
Pensioni pagate all’estero: oltre 310mila finiscono in tutto il mondo
Secondo i dati del Rapporto INPS, le pensioni pagate all’estero (dati 2024) ammontano a più di 310mila, per un valore complessivo di circa 1,75 miliardi di euro. Queste somme sono state corrisposte in circa 160 Paesi, confermando la diffusione capillare della comunità italiana all’estero e la rilevanza del sistema previdenziale nel garantire continuità di reddito anche a chi, nel corso della propria vita, ha scelto di lavorare e stabilirsi fuori dall’Italia.
Il quadro geografico mostra una forte concentrazione dei pagamenti in Europa, dove confluisce quasi il 62% delle pensioni complessive. Seguono l’America settentrionale, con circa il 20%, e l’Oceania, che rappresenta il 9% del totale. In misura più contenuta, ma comunque significativa, si collocano l’America meridionale (6%) e le aree di Africa, Asia e America centrale, ciascuna con percentuali attorno all’1%.
Questa distribuzione riflette i flussi migratori che, nel corso del Novecento, hanno interessato milioni di italiani, diretti in particolare verso l’Europa e le Americhe. Allo stesso tempo, testimonia la nuova mobilità internazionale, che vede sempre più lavoratori scegliere destinazioni diverse, anche extraeuropee.
Pensioni nazionali e internazionali: due percorsi diversi verso la stessa sicurezza
Il rapporto distingue chiaramente tra due grandi categorie di trattamenti:
- le pensioni in regime nazionale, calcolate esclusivamente sui periodi assicurativi maturati in Italia (pensione vecchiaia, pensione anticipata ordinaria, ecc.);
- le pensioni in regime internazionale, frutto della somma dei contributi versati in più Paesi, grazie alle norme di coordinamento previdenziale dell’Unione Europea e agli accordi bilaterali stipulati con diversi Stati extra UE.
Le pensioni pagate all’estero in regime internazionale rappresentano un elemento centrale della mobilità del lavoro contemporanea. Nel 2024 sono state oltre 666mila, e di queste più di 241mila – circa il 36% – risultano pagate all’estero, per un valore che sfiora i 617 milioni di euro.
Questi numeri raccontano l’efficacia dei meccanismi di cooperazione tra sistemi previdenziali di Paesi diversi, che permettono di non disperdere i diritti maturati dai lavoratori nel corso della loro carriera, anche quando questa si è svolta in più Stati.
Una tendenza in crescita costante
L’analisi dei dati conferma che il numero delle pensioni pagate all’estero continua ad aumentare.
Già a gennaio 2025, le pensioni in regime internazionale hanno superato le 675mila unità, segno che il fenomeno è destinato a crescere ancora nei prossimi anni.
Questa dinamica è il riflesso diretto della maggiore mobilità lavorativa e delle nuove modalità di emigrazione. Oggi, infatti, molti italiani si spostano all’estero per motivi professionali, spesso mantenendo legami con l’Italia sia economici sia contributivi.
A ciò si aggiunge la componente della cosiddetta “emigrazione storica”, composta da chi ha lasciato l’Italia decenni fa e oggi beneficia dei trattamenti pensionistici maturati nel nostro Paese. Insieme, queste due dimensioni – quella antica e quella recente – delineano un quadro complesso e in evoluzione, dove le pensioni rappresentano non solo un diritto economico, ma anche un legame simbolico tra l’Italia e i suoi cittadini nel mondo.
Il valore economico e sociale del sistema pensioni all’estero
Il sistema delle pensioni pagate all’estero testimonia la capacità dell’INPS di gestire una rete di rapporti internazionali ampia e articolata. Garantendo in questo modo continuità e sicurezza economica a migliaia di pensionati. I quasi 1,75 miliardi di euro erogati ogni anno non rappresentano soltanto un flusso economico rilevante. Ma anche un contributo importante alle economie locali dei Paesi di residenza, dove molti beneficiari vivono e spendono le somme percepite.
Sul piano sociale, le pensioni internazionali svolgono un ruolo fondamentale nel mantenere viva la relazione tra gli italiani all’estero e il Paese d’origine. Attraverso queste prestazioni, lo Stato italiano continua a offrire tutela e sostegno a cittadini che, pur vivendo lontano, restano parte integrante della comunità nazionale.
Pensioni pagate all’estero: uno sguardo al futuro
L’aumento delle pensioni liquidate in regime internazionale e la loro distribuzione sempre più globale pongono nuove sfide al sistema previdenziale. Sarà necessario continuare a rafforzare la cooperazione con gli altri Paesi e aggiornare costantemente gli accordi bilaterali,. Ciò in modo da tutelare al meglio i diritti dei lavoratori mobili e dei pensionati residenti oltre confine.
Il Rapporto INPS 2024 rappresenta, dunque, non solo una fotografia dettagliata del presente, ma anche una bussola per comprendere l’evoluzione futura delle pensioni pagate all’estero. Un fenomeno che, per dimensioni e impatto, riflette le trasformazioni economiche e sociali di un’Italia sempre più connessa al mondo.
Riassumendo
- Il Rapporto INPS 2024 analizza l’andamento delle pensioni pagate all’estero.
- Oltre 310mila pensioni erogate in 160 Paesi per 1,75 miliardi di euro.
- L’Europa riceve il 62% delle pensioni, seguita da America e Oceania.
- Crescono le pensioni in regime internazionale grazie agli accordi tra Italia e altri Stati.
- Le pensioni pagate all’estero superano le 675mila a inizio 2025.
- Il sistema previdenziale rafforza il legame tra Italia e cittadini residenti all’estero.