Finalmente potrebbe muoversi qualcosa in merito alla questione voli cancellati e rimborsi negati da parte delle compagnie aeree che invece di rimborsare offrono il voucher. Da qualche settimana stavano giungendo diverse segnalazioni di utenti che avevano acquistato un biglietto per i mesi di luglio o agosto e pochi giorni dopo l’acquisto la compagnia aveva cancellato il volo offrendo un voucher al passeggero negando invece il rimborso.

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Sanzioni per le compagnie aeree

Era poi arrivato il monito dell’Enac, ora trasformate in sanzioni, per quelle compagnie che nelle ultime settimane avevano permesso ai clienti di acquistare voli per poi cancellarli poco dopo dando come motivazione l’emergenza coronavirus.

Una pratica che era risultata subito strana, considerando che in questo momento non ci sono focolai o notizie che possano giustificare le cancellazioni dei voli riferiti al coronavirus. In sostanza, il pensiero comune, è che alcuni vettori abbiano voluto sfruttare il decreto Cura Italia, che consente alle compagnie di emettere solo un voucher al posto del rimborso, adducendo come motivo quello legato al covid solo per trattenere il denaro dei clienti. Enac aveva dapprima richiamato le compagnie ma con l’aumento delle segnalazioni ha deciso di agire:  “Sembrerebbe che alcune compagnie aeree continuino a cancellare voli adducendo come causale l’emergenza Covid-19 e riconoscendo ai passeggeri solo un voucher. Dato che a partire dal 3 giugno sono state rimosse le restrizioni alla circolazione delle persone fisiche all’interno del territorio nazionale e nell’area europea Schengen, Regno Unito e Irlanda del Nord, le cancellazioni dopo tale data sembrerebbero operate da scelte commerciali e imprenditoriali dei vettori, non da motivi riconducibili all’emergenza”.

In sostanza, le compagnie se cancellano un volo ma non c’è nessuna emergenza covid in corso, devono garantire o la riprotezione o il rimborso del volo.

Enac ha quindi deciso di avviare le istruttorie per sanzionare le compagnie aeree per il mancato rispetto del Regolamento comunitario di tutela dei passeggeri. Nel frattempo Unione nazionale consumatori  ha chiesto all’Enac di sanzionare le compagnie il prima possibile: “È gravissimo, infatti, continuare ad applicare la normativa sui voucher, nonostante dal 3 giugno siano ripresi regolarmente i voli in Europa. I consumatori, in caso di cancellazione del volo, hanno ormai diritto di scegliere tra il rimborso entro sette giorni senza penali dell’intero costo del biglietto o la riprotezione, ossia l’imbarco su di un volo alternativo per la destinazione finale” ha detto il presidente Massimiliano Dona.

I biglietti si possono acquistare ma alcuni voli non partiranno mai

La realtà sembra quasi superare la fantasia. Come scrive anche il Corriere, sono moltissimi i voli venduti sui siti delle compagnie ma che non decolleranno mai. Le compagnie lo sanno ma chi acquista no. Nella pratica, come hanno spiegato due dirigenti di due compagnie aeree al Corriere, i voli non vengono tolti dal mercato perché da un lato aiutano a vedere dove va l’interesse delle persone post covid, inoltre se l’aereo è troppo vuoto la compagnia lo cancella. In questo modo le casse dei vettori possono tornare a riempirsi dopo tre mesi di crisi nera, una crisi che comunque continua anche ora visto che le richieste sono ancora poche ma nonostante tutto sono previsti migliaia di voli in partenza, voli che ovviamente non partiranno mai.

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