Boom di surroghe per i mutui in Italia. Secondo Mutuionline.it, a settembre si sarebbe registrato il +100% rispetto allo stesso mese del 2018, mentre a ottobre il dato si starebbe attestando al +94%. La surroga consiste nella sostituzione del mutuo con uno nuovo, fermi restando l’importo e l’ipoteca. Dal 2007, con la famosa “lenzuolata” sulle liberalizzazioni, il passaggio avviene a costo zero, senza spese notarili, né la banca può impedirlo o disincentivarlo con l’imposizione di penalità.

Surroga mutui casa, risparmi fino a 10.000 euro

La corsa alla surroga di questi mesi si deve al fatto che i tassi d’interesse sul mercato siano precipitati ai nuovi minimi storici e ciò è stato captato dall’Euribor e dall’Eurirs, a cui vengono agganciati rispettivamente i mutui a tasso variabile e quelli a tasso fisso.

Ma nell’ultimo mese si sta registrando la tendenza opposta, ossia un discreto rialzo di questi tassi: l’Eurirs a 10 anni è risalito dal -0,17% allo 0,03%, quello a 20 anni dallo 0,13% allo 0,42%. E l’Euribor a 1 mese è passato dal -0,47% al -0,44%, quello a 3 mesi dal -0,43% al -0,41%.

Se questa tendenza dovesse consolidarsi o almeno stabilizzarsi, sarebbe il segnale che i tassi abbiano già toccato il fondo e che le condizioni sul mercato starebbero diventando leggermente più restrittive. In altre parole, la surroga smetterebbe di diventare conveniente, queste sarebbero le ultime settimane favorevoli al trasferimento del mutuo. E a chi converrebbe per adesso la surroga? Certamente, a quanti abbiano contratto il mutuo a tassi sostanzialmente più elevati di quelli offerti adesso, che per Mutuisupermarket arrivano per le offerte migliori di ottobre allo 0,60% per il tasso fisso e allo 0,33% per il tasso variabile.

A chi conviene la surroga

Attenzione, però, a valutare due elementi: il tipo di tasso e la durata residua. Se in passato avevate contratto un mutuo a tasso variabile, probabile che oggi vi convenga il passaggio al fisso, anziché la surroga con un altro variabile.

Se avevate contratto un mutuo a tasso fisso, dovreste eventualmente surrogarlo con un altro tasso fisso. Ma prima di farlo, calcolate bene se la differenza tra il vecchio e il nuovo tasso sia considerevole e tale da incidere sulla rata mensile, tenuto conto del tempo che manca alla fine dell’ammortamento. Poiché il grosso degli interessi ricade sulla prima metà del mutuo, qualora vi manchino pochi anni per il rimborso dell’intero finanziamento sarebbe opportuno evitare la surroga, perché i risparmi ammonterebbero a pochi spiccioli.

Infine, anche mantenere lo stesso mutuo a tasso variabile potrebbe rivelarsi una scelta azzeccata, nel caso in cui foste agli sgoccioli con l’ammortamento delle rate, tranne che lo abbiate contratto a tassi di mercato decisamente più alti di quelli (variabili o fissi) offerti oggi. Per quanto in risalita, difficile che Euribor ed Eurirs si allontanino troppo dai valori attuali. La BCE si terrà molto accomodante ancora per diverso tempo.

Mutui al 100% senza Fondo Casa a tassi bassi

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